Dopo le ore drammatiche dell'alluvione, i volontari di LAV Marche stanno mettendo in salvo cani e gatti rimasti intrappolati nei rifugi
Nelle ultime ore il Centro Italia è stato colpito da precipitazioni di portata eccezionale sia per il periodo dell’anno che per la quantità di pioggia caduta in così poco tempo: le regioni più devastate dalla furia dell’acqua sono le Marche (dove si registrano anche dieci vittime e alcune persone disperse) e l’Umbria.
Ora che ha smesso di piovere, è iniziata la drammatica conta dei danni nelle aree colpite: boschi distrutti, colline franate sotto il peso dell’acqua, strade trasformate in un fiume di fango e detriti, case e negozi completamente allagati.
Oltre ai danni materiali, si contano già centinaia di sfollati fra le province di Ancona e Perugia. E poi ci sono gli animali: se quelli che vivevano nelle case sono stati messi in salvo dai loro proprietari, ci sono centinaia di animali chiusi nei rifugi o negli allevamenti che aspettano di essere salvati da morte certa.
Per questo motivo l’associazione ambientalista LAV si è già attivata per strappare alla furia dell’alluvione gli animali abbandonati nella fretta di mettersi in salvo. I volontari della sezione di Ancona, la provincia marchigiana più martoriata, sono già da ore sul posto per recuperare animali soli e spaventati.
In questi momenti si stanno dedicando al salvataggio di cani e gatti dai rifugi: in particolare, uno degli interventi all’interno di un rifugio a Senigallia ha permesso di salvare la vita di sette cani e una trentina di gatti.
Come si può vedere nel breve video che condividiamo qui sotto, girato dagli stessi volontari, il rifugio era completamente allagato e gli animali, chiusi nelle gabbie, non hanno avuto la possibilità di sottrarsi alla furia dell’acqua. Ora per fortuna stanno tutti bene e sono stati messi al riparo in altre strutture.
Fonti: LAV