Dopo anni di segnalazioni, denunce e udienze, si è conclusa con uno sgombero la triste vicenda del canile lager Oasis Ciceralensis di Cicerale (Salerno), posto sotto sequestro dai NAS dei Carabinieri nel 2008 e accusato di maltrattamenti e irregolarità nello smaltimento dei reflui e delle carcasse. Ne dà notizia il Ministero della Salute in un comunicato, dal quale si apprende che l'operazione è stata portata a termine lo scorso venerdì grazie ad una delegazione della Task Force del Sottosegretario alla Salute, FrancescaMartini, supportata dal Comando dei Nas di Salerno.
Dopo anni di segnalazioni, denunce e udienze, si è conclusa con uno sgombero la triste vicenda del canile lager Oasis Ciceralensis di Cicerale (Salerno), posto sotto sequestro dai NAS dei Carabinieri nel 2008 e accusato di maltrattamenti e irregolarità nello smaltimento dei reflui e delle carcasse. Ne dà notizia il Ministero della Salute in un comunicato, dal quale si apprende che l’operazione è stata portata a termine lo scorso venerdì grazie ad una delegazione della Task Force del Sottosegretario alla Salute, FrancescaMartini, supportata dal Comando dei Nas di Salerno.
Grande peso nella lotta contro questo canile lager, il cui tasso di mortalità aveva raggiunto il 98,05% dei cani accalappiati, hanno avuto anche diverse associazioni, tra cui la LAV, mentre lo stesso Ministero è parte civile nel processo per maltrattamento animale a carico del gestore della struttura.
“Quanto accaduto ieri a Cicerale rappresenta un evento storico per la civiltà, frutto di una sinergia tra le forze sane del Paese”, ha commentato il Sottosegretario Martini.“È un esempio da percorrere per tutte le altre situazioni critiche che ancora insistono sul territorio. Un mio ringraziamento particolare va ai Carabinieri dei Nas, e in questa delicata circostanza al Comando dei Nas di Salerno, che ha supportato con successo l’attività della Task Force a Cicerale. Un grazie va anche alle Associazioni di volontariato che quotidianamente si battono per la tutela degli animali”.
Il caso del canile di Cicerale è purtroppo solo uno dei tanti episodi di soprusi e maltrattamenti attuati nei confronti degli animali, contro cui si battono da anni numerose associazioni supportate da volontari e sostenitori. La giusta conclusione del caso salernitano fa ben sperare nella nascita di una nuova coscienza civileche inserisca tra i valori il rispetto per tutti gli esseri viventi e dimostra come, lavorando in sinergia con istituzioni e forze dell’ordine, si possa metter fine al dilagare della violenza contro gli animali.
Eleonora Cresci
Foto: amici di Chicca