1000 animali maltrattati in 12 mesi. L’AIDAA scrive a Napolitano

I maltrattamenti sugli animali diventano ogni giorno più frequenti, tanto che negli ultimi 12 mesi si sono verificati oltre mille casi. Una situazione diventata ormai insostenibile, per questo l’AIDAA – Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente – ha deciso di inviare una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, anticipando il testo via mail, per evidenziare gli orrori commessi quotidianamente a scapito degli animali e sollecitare il rispetto della leggi di tutela degli animlai che nel nostro paese vengono di fatto violate ogni tre minuti.

I maltrattamenti sugli animali diventano ogni giorno più frequenti, tanto che negli ultimi 12 mesi si sono verificati oltre mille casi. Una situazione diventata ormai insostenibile, per questo l’AIDAA – Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente – ha deciso di inviare una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, anticipando il testo via mail, per evidenziare gli orrori commessi quotidianamente a scapito degli animali e sollecitare il rispetto della leggi di tutela degli animlai che nel nostro paese vengono di fatto violate ogni tre minuti.

In Italia – si legge nella lettera- ad oggi abbiamo oltre 700.000 cani randagi liberi, sparsi prevalentemente nelle regioni del centro sud Italia, oltre 140.000 cani rinchiusi nei canili almeno 150 canili lager dove i cani vivono in condizioni disastrose per non dire impossibili a partire da alcune strutture che si trovano nella stessa capitale, almeno 30.000 casi di maltrattamenti di animali conclamati (anche se sono pochi quelli denunciati),oltre 150.000 animali abbandonati ogni anno con una forte aliquota di cani e gatti, abbandonati specialmente nella stagione estiva”.

 

L’AIDAA naturalmente ricorda anche che “Ci sono migliaia di volontari che ogni giorno si impegnano a favore dei nostri amici animali, ma quello che manca e’ l’applicazione delle leggi, almeno la metà dei comuni italiani, viola la legge 281/91 che dà ai sindaci la responsabilità di controllo del randagismo, in quanto non dispongono ne’ di canili, ne’ di servizio di raccolta degli animali, ogni anno diminuiscono i fondi indispensabili per le campagne di sterilizzazioni. Non va meglio sotto il profilo della giustizia, pochissimi i casi di maltrattamento o di abbandono che una volta denunciati, arrivano a giudizio, poca disponibilità degli uffici preposti a raccogliere le denunce che riguardano la violazione della tutela degli animali”.

L’associazione animalista ha concluso la lettera chiedendo al presidente di intervenire – con uno dei suoi frequenti discorsi rivolti alla nazione – per ricordare che esistono le leggi a tutela degli animali e “che come tali vanno rispettate e applicate”.

Verdiana Amorosi

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