Lo straziante video della mucca immobilizzata con dei ganci di fianco al suo vitellino morto (IMMAGINI FORTI)

Le mucche negli allevamenti intensivi vengono trattate come merci. Le mucche da latte vengono separate dai loro vitellini poco tempo dopo il parto. Vengono maltrattate, non hanno lo spazio sufficiente per vivere e difficilmente ricevono il rispetto che meritano.

Le mucche negli allevamenti intensivi vengono trattate come merci. Le mucche da latte vengono separate dai loro vitellini poco tempo dopo il parto. Vengono maltrattate, non hanno lo spazio sufficiente per vivere e difficilmente ricevono il rispetto che meritano.

Purtroppo questo tipo di trattamento può riguardare non soltanto i grandi allevamenti dell’industria lattiero-casearia ma anche realtà di dimensioni più piccole. Purtroppo quella di trattare gli animali solo come merci è una tendenza che può riguardare qualsiasi tipo di allevamento.

Safe, un’organizzazione che difende i diritti degli animali in Nuova Zelanda, ha girato questo video nella reione di Waikato. La mucca è insieme al suo vitellino ormai morto che giace a pochi metri da lei.

La mucca non può muoversi, è costretta a rimanere ferma con un metodo doloroso e straziante che è considerato illegale e che solo in caso di necessità può essere utilizzato per non più di 10 minuti per sollevare e spostare gli animali. Appena possibile deve essere allentato e rimosso.

Leggi anche: DA ALLEVATORE A VEGETARIANO: LE MUCCHE “DA CACCA” CHE NON VANNO AL MACELLO. INTERVISTA A FABRIZIO BONETTO

La scena di mamma mucca a cui viene impedito di muoversi di fronte al vitellino senza vita è a dir poco straziante. Non può avvicinarsi al piccolo e non può fare nulla. Una simile pratica in questo modo appare ancora più crudele.

Leggi anche: FARMACI ILLEGALI PER FAR PRODURRE PIÙ LATTE ALLE MUCCHE

vitellino

vitellino 2

Le mucche sono animali molto intelligenti ed emotivi, in grado di percepire il dolore proprio come qualsiasi altro animale o essere umano. Le mucche meritano decisamente un trattamento migliore.

Se anche voi la pensate così, guardate questo video e condividete l’articolo.

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram