Il Tar di Milano si è pronunciato sull'assenza di verbale da parte dell'ATS di Pavia circa le operazioni di uccisione dei maiali del rifugio Cuori Liberi. Adesso si attende l'udienza di merito per accertare le singole responsabilità
I maiali accuditi nel rifugio Cuori Liberi di Sairano, in provincia di Pavia, sono stati colpiti dalla peste suina africana e sterminati da chi è entrato nel santuario con un solo obiettivo: ucciderli, uno dopo l’altro.
Abbiamo impresse nella memoria le urla strazianti del maialino scodinzolante Pumba e le immagini dei corpi degli animali trattati come rifiuti e gettati in un camion per essere smaltiti. Tuttavia, ciò che è accaduto in quel rifugio non è stato mai verbalizzato dall’ATS di Pavia.
Lo avevano denunciato la Rete dei santuari di animali liberi e le sigle animaliste, chiedendo al Tar di Milano di pronunciarsi sul comportamento dell’azienda sanitaria. I suoi funzionari erano tenuti a descrivere le operazioni svolte quel giorno di settembre, ma così non è accaduto. E il Tar ne ha preso atto.
Anche se la materia del contendere in ordine all’accesso agli atti è stata dichiarata cessata, il Tar di Milano ha confermato illegittima la mancanza del verbale dell’ATS. Lo rendono noto le organizzazioni animaliste, che attendono ora l’udienza di merito per il caso Cuori Liberi.
Sin dal 20 settembre 2023 le associazioni avevano annunciato battaglia per condannare la strage di Sairano. Lo avevano promesso a quegli animali, uccisi nella loro casa, un luogo nel quale erano al sicuro.
Per loro si deve avere giustizia. Sarà proprio nell’udienza che verranno accertare le responsabilità dell’ente ATS. Le associazioni rinnovano l’appello per avere quanto prima una data utile.
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Fonte: LAV
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