Sono minuti di paura e resistenza fuori al santuario Cuori Liberi dove le forze dell'ordine si preparano a fare il loro ingresso nella struttura per uccidere i maiali che ancora non sono stati infettati dalla peste suina africana. Per quanto non siano maiali destinati alla produzione alimentare, anche loro sono stati condannati a morte
Ragazzi incatenati ai cancelli, barricate con trattori e altri mezzi, file e file di persone davanti agli ingressi del santuario Progetto Cuori Liberi, in provincia di Pavia, dove gli agenti delle forze dell’ordine si stanno preparando a entrare per uccidere i suini restanti.
21 sono gli esemplari deceduti finora poiché colpiti dalla peste suina africana. Gli altri, 17 su 38 maiali complessi salvati già da un passato di sfruttamento, potrebbero essere ammazzati nei prossimi minuti per le disposizioni stabilite dall’ATS di Pavia.
I volontari di tantissime associazioni per i diritti degli animali si sono radunati per impedire la strage. Sono giunti al rifugio da ogni parte d’Italia e ora si rivolgono a tutti i cittadini che abbiano un cuore. Quella degli attivisti è una chiamata all’azione.
Diverse organizzazioni tra cui Scobi Collettiva e AnimaLiberaction sono attualmente in diretta sui social per aggiornare i follower sull’emergenza. “Venite tutti” implorano gli animalisti prima che per i maiali di Cuori Liberi sia troppo tardi.
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Sta succedendo quello che nessuno si augurava, ma che tutti temevano. Il team di Progetto Cuori Liberi lo aveva detto. L’esecuzione poteva avvenire in qualunque momento. Da giorni ci si alterna a turni per far sì che nessuno tocchi i maiali ospitati nel rifugio.
Mai come in queste ore è indispensabile che quante più persone possibili si rechino al santuario e oppongano resistenza.
Purtroppo in questo momento non siamo in grado di aggiungere dettagli. Non sappiamo cosa succederà nei prossimi minuti. Vi chiediamo soltanto di non lasciarci soli e di seguire gli aggiornamenti. Ci auguriamo che non succeda nulla, ma non siamo nella condizione di dirlo. Chi può, per favore, raggiunga il rifugio!!!” ha dichiarato la Rete dei Santuari di Animali liberi.
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Fonte: Scobi collettiva – Rete dei Santuari di Animali Liberi/Instagram
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