Magistrate contro i reati sugli animali: inaugurato a Palermo il primo pool tutto al femminile

Creato alla Procura di Palermo un pool di magistrate, che si occuperanno degli illeciti sugli animali come misura per contrastare ogni tipo di maltrattamento sul territori inclusi il commercio abusivo di animali, le corse clandestine e i combattimenti tra cani

Novità alla Procura della Repubblica di Palermo, dove è stato creato un organismo per contrastare i maltrattamenti e le uccisioni di animali sul territorio. A occuparsene saranno quattro magistrate.

Selezionate con un interpello e coordinate dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni, le quattro sostitute procuratrici si dedicheranno agli illeciti riguardanti gli animali.

L’idea è del procuratore capo Maurizio de Lucia a seguito dell’atroce morte del cane Aron, il pitbull bruciato vivo dal suo proprietario.

L’episodio, di una ferocia inaudita, ha dimostrato la necessità di provvedimenti urgenti e figure incaricate di perseguire questi crimini. Sarà proprio questo il compito del pool tutto al femminile nato a Palermo.

Il lavoro delle magistrate sarà molto corposo perché orientato al contrasto dei combattimenti clandestini tra cani, delle corse clandestine di cavalli, dello sfruttamento di questi animali per trainare carrozze e vetture turistiche.

Non per ultimi la macellazione abusiva e il traffico illegale di animali da compagnia. Malgrado le battaglie condotte dalle associazioni animaliste, non si riesce a porre freno alla zoomafia ossia all’insieme delle attività illegali che vedono coinvolti gli animali.

L’L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) plaude all’iniziativa e si dice pronta a supportare l’azione del pool di Palermo.

Aspettiamo un inasprimento delle pene per i reati contro gli animali, come promesso da diverse parti politiche. Soggetti che incrudeliscono contro gli animali sono soggetti pericolosi che possono tranquillamente passare dall’animale all’uomo. L’ordinamento dovrebbe considerare anche questo” ha dichiarato Massimo Comparotto, presidente dell’Oipa.

Violenze su animali accadono purtroppo in ogni parte d’Italia. L’associazione si augura perciò che anche altre Procure possano seguire l’esempio di Palermo e decidano di intensificare il contrasto dei fenomeni di maltrattamento a danno degli animali.

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Fonte: Oipa

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