10mila posti non riempiti nei macelli inglesi e il problema non sembra essere il salario, semplicemente sono pochi quelli che vogliono fare questo lavoro. Così, mentre le famiglie iniziano a pianificare le loro cene festive a base di tacchino e maiale, potrebbe essere in corso una crisi nell’industria della carne in Gran Bretagna
10mila posti non riempiti nei macelli inglesi e il problema non sembra essere il salario, semplicemente sono pochi quelli che vogliono fare questo lavoro. Così, mentre le famiglie iniziano a pianificare le loro cene festive a base di tacchino e maiale, potrebbe essere in corso una crisi nell’industria della carne in Gran Bretagna.
Un interessante articolo della rivista specializzata Farmers Weekly analizza quella che sembrerebbe una discesa dell’industria e che potrebbe, secondo Nick Allen, amministratore delegato della British Meat Processors Association (BMPA), mettere a rischio le vendite natalizie.
Non è escluso che in parte il problema sia dovuto alla Brexit, ma la rivista esclude che i potenziali candidati non accettino per una questione economica. “La gente semplicemente non vuole più fare questo lavoro”.
E il perché non è difficile da intuire, al di là dei personali gusti alimentari, a uccidere un animale ci vuole comunque sangue freddo e se consideriamo la brutalità (che documentiamo ogni giorno) con cui maiali, vitelli, conigli e via dicendo vengono soffocati, lasciati sanguinare e tenuti in condizioni pessime, il tutto diventa un film dell’orrore.
“Ho visto quello che succede nei macelli: animali imprigionati, picchiati, presi a calci e pugni . Ho visto degli operai spegnere le sigarette sui volti dei maiali e sbattere la testa delle pecore contro strutture solide. Gli animali a volte sono inadeguatamente storditi, quindi sono ancora coscienti mentre gli operai gli tagliano il collo”, dice un macellaio.
Lavorare nei mattatoi comporta seri danni e disturbi. Secondo The Guardian, di base possono esserci problemi psicologici.
“C’è una correlazione con episodi di violenza domestica, così come l’abuso di alcol e droghe”, scrive.
Non a caso, l’Health and Safety Executive ha dichiarato che l’industria della carne era nella “fascia più alta” del suo “livello di preoccupazione” per i tassi di infortuni. Uno studio ha rilevato che in sei anni, 800 lavoratori dei macelli nel Regno Unito hanno subito gravi ferite, 78 hanno richiesto amputazioni e quattro sono morti mentre erano al lavoro.
La manodopera straniera e salari minimi
Un settore da miliardi di sterline e lavoratori stranieri pagati con salario minimo, ma c’è chi non ha alternativa e deve sottostare alle regole anche andando incontro alla propria psiche. Ogni anno, vengono uccisi 70miliardi di animali, le carenze di personale sono cresciute rapidamente negli ultimi 12 mesi, con posizioni vacanti nel 2017 comprese tra lo 0-5%, mentre attualmente sono tra il 10-15%.
Come andrà a finire?
Gli orrori negli allevamenti:
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- Le terribili condizioni dei maiali negli allevamenti europei arrivano in Parlamento a Strasburgo #EndPigPain
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Dominella Trunfio