Macachi, il terribile esperimento dell’Università di Torino che li renderà ciechi. Salviamoli!

Vivono in piccole gabbie metalliche, nel cranio e nelle tempie hanno degli elettrodi, necessari per gli esperimenti di neuroscienze a cui sono sottoposti. Parliamo di sei macachi che saranno resi ciechi dall’Università di Torino per studi su deficit visivi nell’essere umano.

Vivono in piccole gabbie metalliche, nel cranio e nelle tempie hanno degli elettrodi, necessari per gli esperimenti di neuroscienze a cui sono sottoposti. Parliamo di sei macachi che saranno resi ciechi dall’Università di Torino per studi su deficit visivi nell’essere umano.

Una nuova sperimentazione di cui ancora non si sanno i dettagli, ciò che è certo è si parla di cecità da trauma e che l’esperimento prevede che sei macachi siano resi ciechi clinicamente (tramite un intervento al cervello), addestrati e usati per cinque anni. Poi saranno uccisi.

Il tutto avviene nell’Università di Torino, nel dipartimento di Psicologia in collaborazione con l’ateneo di Parma con un finanziamento di circa 2 milioni di euro dati dall’Unione europea.

A denunciare la situazione sono Essere Animali e la Lav. Sotto copertura vengono girate le immagini che mostrano macachi dai comportamenti stereotipati: si muovono avanti e indietro nella gabbia, leccano compulsivamente le pareti e mordono lucchetti e sbarre.

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“Non abbiamo documentato esperimenti particolarmente dolorosi, ma l’infinita tristezza in cui vivono questi macachi per lunghi anni di ricerche. Oltre la porta del laboratorio, dove vengono portati per gli esperimenti, bloccati nelle gabbie di contenzione, non sappiamo cosa accada”, dice Essere Animali.

I macachi verranno prima sottoposti a un training durante il quale, quasi ogni giorno, per ore, verranno immobilizzati su delle sedie e costretti a riconoscere delle immagini. Dopo questa fase verranno resi ciechi.

 

“L’intervento al cervello, molto invasivo e doloroso, si svolgerà in autunno e l’intera sperimentazione durerà 5 anni”, dice la Lav.

I macachi utilizzati nei laboratori italiani sono Macaca fascicularis che provengono da allevamenti in Cina, Laos, Vietnam o Isole Mauritius. Sono nati in gabbia, ma buona parte di loro da madri appena catturate nelle foreste.
Lo studio verrà condotto contemporaneamente, e non dopo, anche su volontari umani.

“La ricerca su nuove cure per persone ipovedenti ha compiuto passi importanti solo grazie alle sperimentazioni su malati umani consapevoli. Non c’è da stupirsi, visto che i test sugli animali falliscono, ufficialmente, in oltre il 95 % dei casi. Quindi oltre a essere inaccettabile moralmente, che senso ha questa sperimentazione?”, si chiede ancora la Lav.

L’associazione lancia una petizione per salvare i sei macachi fermando la sperimentazione “LIGHTUP – Turning the cortically blind brain to see” e per liberare gli animali affidandoli a Centri di recupero e/o ad Associazioni animaliste.

Salviamo i 6 macachi da questa crudeltà FIRMA QUI

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