Le dolcissime immagini di dodici cuccioli di lupo nati sul litorale romano

Il lupo è tornato in modo del tutto naturale in contesti di pianura, come il litorale romano. La nascita di dodici nuovi cuccioli dimostra che la convivenza è possibile

Le fototrappole li riprendono mentre corrono da una parte all’altra nella Riserva naturale del litorale romano. Sono dodici cuccioli di lupo nati da una neocoppia ribattezzata Anco Marzio e Galerio e dagli storici Nerone e Aurelia, che vivono stabilmente nella riserva Lipu di Castel di Guido.

La nuova coppia, formatasi nello scorso inverno, ha dato alla luce 7 cuccioli. Anco e Galeria hanno utilizzato le stesse aree riproduttive del branco storico.

“Questo comportamento probabilmente è un segnale che la nuova femmina riproduttiva (Galeria) possa essere una figlia di Aurelia, e mantenga dunque la “memoria storica” dell’area utilizzata dalla madre per lo svezzamento delle cucciolate (ricordiamo che Aurelia è stata la femmina riproduttiva in questo territorio dal 2017 al 2021). Cercheremo nei prossimi mesi la conferma genetica di questa ipotesi”, scrive la Lipu sui social.

Come sappiamo, al di là ipotesi, leggende e favole metropolitane, il lupo è tornato in modo del tutto naturale in contesti di pianura, come il litorale romano.

Il nostro monitoraggio – spiega la Lipu che utilizza fototrappole non invasive per l’animale- ha consentito di rilevare anche la riproduzione del secondo nucleo familiare, che monitoriamo da circa due anni e che occupa un territorio più settentrionale, parzialmente ricadente nella Riserva.

In questo caso la cucciolata è composta da 5 cuccioli. A fine estate, tra settembre e ottobre, i nuovi nati, ormai cresciuti e in grado di seguire gli adulti nei normali spostamenti sul territorio, stanno abbandonando le aree riproduttive e cominciano ad allargare l’area di attività. Ad inizio inverno (dicembre-gennaio) i giovani nati in maggio raggiungeranno dimensioni simili a quelle degli adulti.

“Questo dato, che consolida la presenza della specie nelle aree del Litorale Romano, conferma anche l’espansione rapida del lupo in aree rurali e periurbane. Per questo è necessario, anche per le istituzioni locali, prendere atto di questo fenomeno, ormai in corso da alcuni decenni, e lavorare per la diffusione di una corretta informazione”.

Noi lo ribadiamo fa tempo e i dati della Lipu ne sono la conferma: è possibile convivere con i lupi perché il monitoraggio spiega che il conflitto con la zootecnia è basso, ci sono tuttavia semplici comportanti da adottare nelle aree di presenza del lupo, per allevatori, cittadini e fruitori del territorio.

Il catalogo Lipu per convivere con i lupi

  • Non lasciare a disposizione fonti alimentari di facile accesso (rifiuti organici o scarti alimentari presso aree abitate o aziende agricole)
  • Tenere i cani al guinzaglio durante escursioni o passeggiate in natura
  • Adottare le giuste tecniche di prevenzione per evitare predazioni sul bestiame domestico.

“Queste buone pratiche di comportamento permettono una pacifica coesistenza tra il predatore e l’uomo, e allo stesso tempo consentono al lupo di svolgere appieno il suo fondamentale ruolo ecologico nell’ecosistema. Nei nostri territori, il nostro monitoraggio sta sottolineando a tal proposito l’importante ruolo del lupo nella predazione di specie quali il cinghiale e la nutria, considerate oggi specie in rapida espansione e problematiche per le attività agricole. La presenza del lupo rappresenta una ricchezza per il territorio del Litorale Romano. Conoscenza e consapevolezza sono passi fondamentali per valorizzare tale ricchezza. La coesistenza è possibile, basta volerlo”, chiosa la Lipu.

Fonte: OASI Lipu Castel di Guido

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