Una scoperta che farà riscrivere la storia di lucertole e serpenti. L'antico fossile di Megachirella è stato trovato in Italia, sulle Dolomiti, e risale a 240 milioni di anni fa, addirittura 75 milioni di anni prima di quanto ipotizzato finora.
Una scoperta che farà riscrivere la storia di lucertole e serpenti. L’antico fossile di Megachirella è stato trovato in Italia, sulle Dolomiti, e risale a 240 milioni di anni fa, addirittura 75 milioni di anni prima di quanto ipotizzato finora.
I paleontologi del Dipartimento di Scienze Biologiche dell’Università dell’Alberta hanno identificato il più antico fossile di lucertola del mondo, fornendo informazioni chiave sull’evoluzione delle lucertole e dei serpenti moderni.
I resti, risalenti a 240 milioni di anni fa, erano stati ritrovati 20 anni fa nelle Dolomiti e appartengono alla Megachirella wachtleri. Anche allora i ricercatori pensavano che ci fosse un collegamento con le creature oggi in vita ma non al punto da ritenerlo un vero e proprio antenato.
Dopo una serie di analisi condotte da un team internazionale di ricercatori dell’Università dell’Alberta in collaborazione con il Muse di Trento e altri scienziati australiani, è stato scoperto che l’esemplare era in realtà il parente più anziano delle creature che oggi popolano il nostro pianeta.
Per comprendere meglio l’anatomia della Megachirella e l’evoluzione di lucertole e serpenti, Simões e il suo supervisore, il paleontologo Michael Caldwell, hanno assemblato il più grande set di rettili mai creato, utilizzando fossili e esemplari viventi di oltre 130 lucertole e serpenti di in tutto il mondo, raccolti in quattro anni.
I dati includevano scansioni TC (tomografia computerizzata), fotografie e analisi del DNA raccolte da Simoes e Caldwell, piuttosto che fare affidamento solo sulla letteratura esistente. I ricercatori hanno combinato i dati con le scansioni TC ottenute presso le strutture ICTP-Elettra di Trieste, rivelando che Megachirella era in realtà il più antico squamato conosciuto.
L’analisi dei fossili è stata messa a confronto con quella dei rettili viventi e suggerisce che l’origine delle specie che vediamo oggi potrebbe essere ancora più antica.
“L’esemplare è 75 milioni di anni più vecchio rispetto a quanto pensavamo che fossero le più antiche lucertole fossili del mondo intero”, ha spiegato Tiago Simões, autore principale e dottorando del Dipartimento di Scienze Biologiche dell’Università dell’Alberta. “Questa scoperta fornisce preziose informazioni sull’evoluzione degli squamati sia viventi che estinti”.
“I fossili sono la nostra unica finestra precisa sull’antico passato” ha spiegato Caldwell, coautore dello studio.
Lo studio è stato pubblicato su Nature.
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Francesca Mancuso