I lombrichi, invertebrati preziosi per la conservazione degli ecosistemi, sono sempre più attirati dai suoli contaminati da microplastiche: lo rivela un recente studio portato avanti da un team di scienziati cinesi
I lombrichi rappresentano una specie chiave per l’ecosistema, ma il loro declino fa meno notizia di quello relativo agli insetti impollinatori come le api. In realtà questi animali sono considerati dalla comunità scientifica gli invertebrati più importanti che vivono nel suolo perché contribuiscono a renderlo più ricco di sostanze nutritive e influenzano la crescita delle piante.
Negli ultimi tempi, però, la loro dieta sta mutando in maniera inquietante. Da uno recente studio scientifico, pubblicato sulla rivista Enviromental Science e Technology, è emerso che questi vermi stanno iniziando a preferire quei suoli contaminati dalle microplastiche.
I dettagli dello studio
Ad attirarle questi animali sarebbero gli odori di questi piccoli frammenti di plastica. Nel corso di un esperimento, il team di ricercatori cinesi ha scoperto che i lombrichi preferiscono i terreni con particelle di acido polilattico (PLA) – una delle plastiche biodegradabili più comuni – e con frammenti di polietilene tereftalato (PET) derivato dal petrolio, mentre evitano le particelle di semi-plastica sintetica.
Per avere la conferma gli esperti hanno aggiunto nel terreno dell’acido lattico e dell’acido tereftalico, monomeri dal gusto acre che compongono rispettivamente la plastica PLA e quella PET e hanno notato che i lombrichi erano attratti da questi odori. Inoltre, la ricerca si è focalizzata sulle conseguenze dell’ingestione di microplastiche sul sistema digerente di questi vermi. Dal monitoraggio è venuto fuori che l’intestino dei lombrichi riesce a scomporre le particelle di plastica biodegradabile PLA in frammenti molti più piccoli, mentre per la plastica PET incontra qualche difficoltà.
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Secondo i ricercatori, questi risultati mostrano che i lombrichi possono aiutarci a promuovere la degradazione delle bioplastiche presenti nel suolo. Ma sono necessari ulteriori studi per determinare gli effetti che hanno le microplastiche sulla salute di questi preziosi invertebrati. Bisogna tener presente che i lombrichi rappresentano una fonte di cibo per uccelli, volpi, tassi e altri animali, che cibandosene finiscono per accumulare particelle di plastica nel loro organismo. Insomma, l’impatto potrebbe essere molto pesante per tutto l’ecosistema.
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Fonte: Enviromental Science e Technology
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