Sabato 29 e domenica 30 marzo in centinaia di piazze italiane firma la petizione per una nuova legge che vieti l'importazione di delfini, altri cetacei e balene a scopo di esposizione, spettacolo e intrattenimento, nonché il divieto di far riprodurre i delfini in cattività, anche con pratiche di inseminazione artificiale e la chiusura di tutti i delfinari.
Ti piacerebbe crescere in una prigione? Vorresti essere costretto a esibirti tutta la vita come un pagliaccio? Se la risposta è no, non potrai che essere contrario anche alle sbarre di uno zoo, al tendone di un circo, al contenimento di una piscina. Eppure sono ancora migliaia gli animali in trappola per il nostro intrattenimento: tenuti in gabbia, costretti a esibirsi, rinchiusi in vasche, detenuti in condizioni estreme.
Tra loro ci sono anche i delfini di acquari e delfinari. Eppure l’unico posto in cui si possono davvero comprendere e ammirare in tutta la loro bellezza e vitalità è il mare aperto. Per cambiare il destino dei cetacei, di quelli ancora detenuti e di tutti quelli che rischiano di diventarlo, la Lav chiede l’aiuto di tutti.
Sabato 29 e domenica 30 marzo e il 5 e 6 aprile i volontari saranno in centinaia di piazze italiane, insieme a Marevivo, per una nuova legge che vieti l’importazione di delfini, altri cetacei e balene a scopo di esposizione, spettacolo e intrattenimento, nonché il divieto di far riprodurre i delfini in cattività, anche con pratiche di inseminazione artificiale e la chiusura di tutti i delfinari.
“Le nostre investigazioni confermano che in Italia i delfinari non hanno alcuna funzione educativa né scientifica o di conservazione della specie, ovvero non rispettano queste caratteristiche obbligatorie per legge, facendo invece spettacolo: un inganno che i cittadini devono conoscere e a cui dobbiamo mettere fine, a tutela degli animali imprigionati in questa forzata cattività”, dichiarano Laura Gentle (Marevivo) e Roberto Bennat (LAV).
COSA POSSIAMO FARE? Oltre a non andare a visitare i delfinari, per non essere complici di questa inaccettabile prigionia, è possibile sostenere la campagna il 29 e 30 marzo e il 5 e 6 aprile, nelle piazze italiane. Qui sarà possibile firmare la petizione di Lav e MareVivo e acquistare le tradizionali uova di Pasqua in buonissimo cioccolato fondente del commercio equo e solidale: un dono generoso per amici e parenti e per gli animali che in questo modo si aiuterà a salvare.
Per scoprire dove raggiungere la Lav clicca qui
Roberta Ragni
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