Liberati tre macachi dal laboratorio dell’Università di Verona (che ha abbandonato definitivamente la vivisezione)

Tre macachi sono stati finalmente liberati dal laboratorio dell'Università di Padova che ha deciso di abbandonare la vivisezione

Per tre macachi oggi si sono finalmente aperte le gabbie del laboratorio di Verona in cui erano rinchiusi. Come già accaduto negli scorsi mesi nelle Università di Modena e Padova, anche quella di Verona ha deciso infatti di abbandonare per sempre la sperimentazione sulle scimmie, grazie ad un accordo tra l’amministrazione comunale e l’ateneo.

Adesso i tre macachi, che hanno vissuto una triste vita da cavie, sono stati trasferiti presso il Centro di recupero di Semproniano, in provincia di Grosseto. In questo centro, in cui tre esemplari appena liberati saranno seguiti da veterinari e personale specializzato in primati, si trovano già 50 macachi precedentemente rinchiusi nelle Università di Modena e Padova, oltre a 9 primati provenienti dall’Istituto Superiore di Sanità. Qui i tre macachi potranno finalmente vedere la luce del sole (che per troppo tempo gli è stata negata!) e saranno liberi di muoversi e giocare in ampi spazi messi a loro disposizione. 

macachi laboratorio verona

@LAV

La liberazione di questo nuovo gruppo di macachi conferma come il dialogo tra le associazioni – commenta Michela Kuan, biologa, responsabile LAV Area Ricerca senza animali – e il mondo scientifico sia possibile e fondamentale per sostenere il cambiamento in atto, volto a dare piena applicazione alla norma, particolarmente stringente sull’uso di queste specie, e guardare al futuro, grazie al sostegno ai modelli innovativi e alternativi all’uso di animali 

Vedere questi macachi tornare finalmente in libertà ci riempie il cuore di gioia, ma purtroppo sono ancora tantissimi gli animali costretti a sopravvivere nelle piccole gabbie dei laboratori italiani. Soltanto in Italia circa 600mila animali, tra cui scimmie, conigli e topi, vengono utilizzati come cavie in laboratori, dove spesso vengono sottoposti a torture indicibili.

Fonte: LAV

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