Liberati 9 macachi dopo 11 anni di esperimenti: ora LAV chiede libertà per i 6 macachi dell’Università di Torino

Liberati 9 macachi dopo 11 anni di esperimenti: ora LAV chiede libertà per i 6 macachi utilizzati dall'Università di Torino.

Dopo essere stati sottoposti a crudeli esperimenti per 11 anni, alla Vigilia di Natale 9 macachi utilizzati per testare la risposta immunologica agli attacchi di agenti infettivi, sono stati finalmente liberati dall’Istituto Superiore di Sanità e portati nel Centro di Recupero di Semproniano, che ospita altre 2 colonie dismesse dai laboratori dell’Università di Modena e Padova. Lo ha riferito LAV, Lega Anti Vivisezione, che da anni collabora con il Centro ed è attivamente impegnata contro la sperimentazione animale in Italia.

Nonostante i primati godano di particolari tutele e il loro impiego sia vietato nel nostro paese, salvo eccezioni, come ha dichiarato Rodolfo Lorenzini, capo del Centro nazionale di sperimentazione e benessere animale, purtroppo continuano a essere utilizzati in diversi esperimenti. Sebbene, fra le altre cose, siano una specie molto vicina a quella umana, aspetto che secondo Lorenzini dovrebbe farci ulteriormente riflettere sul loro impiego.

Se da un lato, in effetti, i più importanti centri di ricerca pubblica stanno eliminando la sperimentazione animale, in conformità con la legge del 2014 con cui l’Italia si impegnò a evitarla, come sottolineato dal preside dell’ISS Silvio Brusaferro in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ribadendo “l’impegno per la messa a punto di modelli innovativi che consentano di acquisire le evidenze scientifiche necessarie, a beneficio della salute“, dall’altro c’è chi, come l’Università di Torino, non intende rinunciarvi.

È il caso, attualissimo, dell’esperimento torinese che vede protagonisti 6 macachi, sottoposti a operazioni varie per effettuare studi su deficit visivi nell’essere umano, rendendoli ciechi.

L’esperimento in questione, della durata di 5 anni, intende sottoporli a un training di diverse ore al giorno, durante il quale dovranno rimanere immobili su sedie e costretti a riconoscere delle immagini, quindi resi ciechi. Una sperimentazione che prevede un intervento al cervello doloroso e invasivo, e che contemporaneamente verrà condotta su volontari umani.

Motivo per cui LAV ha lanciato una petizione dopo aver chiesto al Ministero della Salute il Protocollo dell’esperimento, negato, e aver fatto per ben 2 volte ricorso al TAR.

L’obiettivo della petizione è interrompere la sperimentazione “LIGHTUP – Turning the cortically blind brain to see” liberando immediatamente i macachi. Firmiamo anche noi!

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Photo Credit: change.org

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