Divieto di adottare a chi ha condanne per maltrattamenti, libero accesso agli animali nei luoghi pubblici, più controllo nei canili che saranno assegnati da bandi su base qualitativa e veterinario gratis. Solo solo alcune delle norme contenute nella neonata legge sul randagismo della Regione Puglia.
Divieto di adottare a chi ha condanne per maltrattamenti, libero accesso agli animali nei luoghi pubblici, più controllo nei canili che saranno assegnati da bandi su base qualitativa e veterinario gratis. Solo solo alcune delle norme contenute nella neonata legge sul randagismo della Regione Puglia.
Dopo ben quattro ore di discussione arriva l’approvazione del disegno di legge che offre maggiori tutele agli animali. Un dibattito lungo, 35 emendamenti, ma alla fine un nuovo testo che va ad abrogare la norma precedente, quella del 1995.
Vediamo cosa contiene il nuovo testo in materia di tutela degli animali. Innanzitutto definisce le competenze della Regione e dei Comuni per il risanamento o costruzione dei canili sanitari, vengono quindi stabiliti i requisiti delle strutture di ricovero e gli obblighi dei gestori.
Poi viene istituita l’anagrafe degli animali d’affezione e da parte della Regione e delle Asl è prevista la promozione della conoscenza e la diffusione dei metodi per il controllo della riproduzione degli animali. Ancora libero accesso per gli animali a giardini, parchi, luoghi pubblici, esercizi commerciali e mezzi di trasporto pubblico.Una commissione regionale avrà anche il compito di controllare che la legge sia rispettata soprattutto in tema di adozione. Scatta il divieto di detenere animali per chi ha condanne per maltrattamenti, mentre ci sono agevolazioni per tutti gli altri, in termini di spese veterinarie gratuite.
Ancora, le attività delle associazioni per la protezione degli animali iscritte all’Albo regionale non dovranno avere fini di lucro. Viene poi regolamentata anche l’esposizione e la vendita di cani e gatti, così come l’addestramento e l’educazione.
“Questa legge è frutto dell’impegno, dell’abnegazione e della grandissima sensibilità di chi nei canili ci vive quotidianamente e mi riferisco ai volontari, agli operatori, ai medici veterinari. Aver dialogato con loro costruito la norma partendo da chi ha cognizione reale della situazione, ha portato oggi il Consiglio regionale ad approvare una legge molto moderna in materia”, spiega il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
Di leggi sul randagismo ce n’è ancora tanto bisogno, in vista dei tantissimi casi di maltrattamento che si verificano ogni giorno.
“Sono stati soppressi i commi che permettevano di superare il limite di 200 cani in canile o di costruire canili contigui nonché quelli che consentivano il trasferimento dei cani fuori provincia o fuori regione, dove non avremmo più potuto controllarli”, si legge in una nota dei 5stelle.
Ricordiamo che la Puglia spende ogni anno 27milioni di euro per la gestione dei canili, ma spesso poi questi si trasformano in veri e propri lager in cui gli animali vivono in minuscole gabbie e a limite del benessere.
“Ora auspichiamo che venga emanato al più presto il regolamento attuativo e la legge diventi realmente operativa. Non possiamo rischiare che, come accaduto per la norma precedente, la legge resti solo sulla carta”, chiosano i consiglieri pentastellati.
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