Così le orche madri si sacrificano tutta la vita per far sopravvivere i loro figli maschi

Tutti conoscono la proverbiale dedizione dei pinguini maschi per la loro prole, ma quella dimostrata dalle orche verso i figli ha stupito anche i biologi marini a capo della ricerca che dimostra come l'enorme sacrificio delle mamme orche verso la prole, ma solo quella di sesso maschile

Se pensate che avere un figlio sia un impegno a lungo termine, aspettate di sentire cosa fanno le orche madri. Uno studio recente ha gettato luce su come queste mamme del regno marino si danno da fare, e non stiamo parlando solo di insegnare a nuotare ai piccoli.

Le orche a cui troppo spesso si associa l’appellativo “assassine” mostrerebbero, al contrario, un livello di dedizione materna impensabile in ciascun esemplare umano.  Gli scienziati hanno scoperto che le mamme orca non solo crescono i loro figli, ma continuano a sostenerli per tutta la vita. E quando diciamo “tutta la vita”, intendiamo proprio così. I biologi marini hanno scoperto, infatti, che esse sacrificano tutta la loro vita per i figli maschi, compromettendo anche il loro stato di salute e la capacità in futuro di avere altri cuccioli. Anche perché  questi mammiferi sono gli unici (insieme all’Homo Sapiens) ad andare in menopausa a circa metà della propria vita.

orche

@CurrentBiology

L’esemplare di orca femmina (Orcinus orca) dopo essere diventata madre, si spende e si sacrifica per i suoi cuccioli, in particolar modo per quelli maschi, anche quando questi crescono e diventano adulti. Mentre le figlie femmine, però,  sembrano cavarsela abbastanza bene da sole, infatti, gli esemplari maschi di orca marina farebbero fatica a prendere le distanze dalle loro madri anche quando raggiungono l’età adulta, diventando letteralmente dipendenti da esse per sopravvivere.

Questa innovativa scoperta è il frutto di una collaborazione tra diversi enti: il team di ricerca internazionale guidato da scienziati britannici dell’Università di Exeter, i colleghi del Dipartimento di Biologia dell’Università di York, il Dipartimento di Zoologia dell’Università di Cambridge e altri istituti. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Current Biology.

Gli esperti sono giunti a questa singolare scoperta grazie all’osservazione di un gruppo di orche, studiato da oltre un decennio. Nello specifico si tratta dei gruppi familiari K, J, L di orche residenti del Sud, lungo la costa pacifica del Nord America. Di queste ne restano appena 73 esemplari, per questo vengono considerate specie a rischio estinzione.

È noto che le orche marine sono animali con un’organizzazione sociale di tipo matriarcale: al comando dei diversi gruppi familiari infatti vi sono esemplari femmina. Per questo motivo, raggiunta l’età adulta, le giovani femmine si allontanano dal proprio gruppo per unirsi ad un altro. I giovani maschi invece rimangono con le loro madri per tutta la vita, chiedendo cibo ed assistenza anche in età adulta.

Se le madri sono ancora presenti, i figli hanno maggiore possibilità di sopravvivere. Infatti gli esemplari maschi più anziani e più forti sono anche quelli che si riproducono di più e a quanto pare dietro una grande orca maschio ci sarebbe sempre una mamma orca femmina.

Quindi, la prossima volta che pensate che vostra madre sia un po’ troppo apprensiva, ricordatevi delle orche perché il legame materno non conosce confini, nemmeno in mare aperto.

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Fonte: Current Biology

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