Avvistamento eccezionale nel Golfo di Napoli dove, dopo quasi un secolo, è stata osservata nuovamente la gazza marina. Questo uccello marino è tornato nel golfo partenopeo e in altri punti della nostra Penisola. Negli ultimi giorni vi sono state numerose segnalazioni
Immensa sorpresa nel Golfo di Napoli dove nella mattinata di ieri, lunedì 21 novembre, la gazza marina ha fatto ritorno nell’insenatura partenopea, quasi un secolo dopo l’ultimo avvistamento.
La sua presenza è stata documentata dall’ornitologo della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” Rosario Balestrieri a seguito di alcune segnalazioni. Un uccello marino diverso da quelli comunemente osservati si trovava nei pressi del lungomare di Mergellina. Con stupore l’esperto ha confermato trattarsi proprio di un esemplare di gazza marina.
Sono passati 94 anni da quando la gazza marina, nome scientifico Alca torda, fu avvistata per l’ultima volta nel Golfo di Napoli. Tra la fine dell’Ottocento e inizio Novecento non era difficile poter incontrare questo uccello marino. Poi la scomparsa.
Lungo le coste campane invece la gazza marina è stata osservata nel corso degli anni. Vi fu infatti un primo avvistamento nel 1970 a largo di Castel Volturno. Nel 2012 e e nel 2016 riapparse sul litorale Domizio, mentre nel porto di Scario fu identificata nel gennaio 2017. Ma non nel Golfo di Napoli, dove ha fatto ritorno solamente ieri.
La gazza marina è un uccello marino di abitudini pelagiche. La specie nidifica su scogliere alte e a picco sul mare delle coste e delle isole dell’Europa nord-occidentale, della Groenlandia e dell’America nord-orientale. Con il sopraggiungere dell’inverno, la gazza marina abbandona i siti di nidificazione. Si sposta nell’Atlantico settentrionale, spingendosi fino al Mediterraneo.
Negli ultimi giorni ci sono stati numerosi avvistamenti nei nostri mari. Ben 15 le osservazioni nel Mar Ligure, dove la specie è un’assidua frequentatrice, 3 nel Tirreno e altre a sud della Sardegna.
Attualmente la gazza marina compare nella Lista Rossa delle specie a rischio estinzione della IUCN. Le principali minacce per questo uccello marino sono rappresentate dalle attività antropiche e dal depauperamento della fauna ittica.
Gli uccelli pelagici ittiofagi sono una delle componenti del sistema mare che possiamo monitorare senza immergerci: dalla loro presenza, distribuzione e successo riproduttivo, possiamo dedurre numerose informazioni utili per individuare le criticità e provare a cercare soluzioni per mitigarle con specifiche azioni di conservazione, che gioverebbero all’intero ecosistema marino ed a chi ne fruisce, ha dichiarato l’ornitologo Rosario Balestrieri.
Lo stato di conservazione di questo uccello marino è di minima preoccupazione. Secondo i dati IUCN la popolazione di gazza marina sarebbe in crescita. L’attenzione degli esperti rimane comunque alta.
Fonte: Stazione Zoologica “Anton Dohrn”
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