La foto della formica al microscopio è diventata virale (ma le cose non sono esattamente come sembrano)

Un abilissimo scatto al microscopio ha catturato il "volto" di una formica come non è mai stato visto prima d'ora, ma è realmente così? Il primo piano dell'insetto è valso al fotografo naturalista Eugenijus Kavaliauskas il premio nella competizione 2022 della Nikon Small World Competition

Sembra essere uscito da un film di fantascienza, ma in realtà questo scatto mostra un impressionante primo piano di una formica del genere Camponotus come non era mai stata visto prima.

A immortalarlo il fotografo naturalista Eugenijus Kavaliauskas che con questa incredibile fotografia si è distinto ricevendo un premio nella Nikon Small World Competition, contest di microfotografia organizzato dalla multinazionale giapponese.

Il suo scatto al microscopio è stato particolarmente apprezzato dai giudici. Dopo aver ottenuto vari riconoscimenti catturando strepitose fotografie di uccelli, Eugenijus Kavaliauskas ha deciso di mettersi alla prova in un altro campo: gli insetti.

In questa nuova sfida ha scelto di prendere parte alla competizione Nikon del corrente anno con quello che ritrae il “volto” di una formica del genere Camponotus a 5X ed è diventato virale in niente.

Però, come ci fanno notare gli amici della pagina Facebook Scienze Naturali, che spesso smontano i falsi miti sul mondo naturale con una preziosa operazione di fact-checking, la foto di Eugenijus Kavaliauskas si presta egregiamente ai migliori film dell’orrore.

Lo scatto mostra infatti  un tratto delle formiche sapientemente scelto per ricordare un volto umano (il fenomeno si chiama pareidolia).

Ciò che vediamo e appare ai nostri occhi come uno sguardo demoniaco è in realtà la fossa antennale dell’imenottero. Lo stesso discorso vale per il “naso” e la “bocca” della formica, rispettivamente il clipeo e la parte superiore delle sue mascelle, come si vede nella foto a confronto.

Con la microfotografia Eugenijus Kavaliauskas ha potuto affacciarsi a un nuovo mondo. Questo tipo di fotografia fatta con il microscopio ci mostra infatti un aspetto a noi totalmente sconosciuto senza dubbio straordinario, che non ha bisogno di alcun ritocco o paragone.

In natura per quanto attentamente le si guardi le formiche Camponotus non assomigliano affatto a quella vincitrice della competizione. Hanno un colore prevalentemente scuro e popolano tutti i continenti ad eccezione dell’Antartide.

Ad ogni modo grazie alla microfotografia possiamo avere una percezione diversa della realtà e apprezzare incredibilmente da vicino la ricchezza e complessità dei tratti di ogni essere vivente. Come il fotografo ha precisato, non vi sono orrori in natura, ma solo forme straordinarie che ancora dobbiamo scoprire.

Sono sempre alla ricerca di dettagli, ombre e angoli invisibili. L’obiettivo principale della fotografia è essere uno scopritore. Sono affascinato dai capolavori del Creatore e dall’opportunità di vedere i disegni di Dio, ha dichiarato infatti Kavaliauskas in una intervista.

Fonte: Nikon Small World Competition

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