E' stato curato e riportato in libertà dopo 100 giorni di riabilitazione il giaguaro che, allontanatosi dal suo habitat naturale, era stato investito da un'auto in Messico.
E’ stato curato e riportato in libertà dopo 100 giorni di riabilitazione il giaguaro che, allontanatosi dal suo habitat naturale, era stato investito da un’auto in Messico.
Covi, questo è il nome del giaguaro messicano, è stato scoperto a Chetumal a metà giugno, con una ferita alla scapola e lacerazioni al corpo, che ,secondo gli esperti, provenivano da un incidente d’auto. Soccorso immediatamente, il felino, è stato curato e ha passato 100 giorni di nella clinica dove è stato curato sotto la supervisione del Fondo internazionale per il benessere animale (IFAW) dell’America Latina e Caraibi, che ha lavorato con le autorità locali per la riabilitazione.
“Abbiamo stabilito che non zoppicherà più, che può saltare, muoversi bene e che può cacciare – questo è essenziale quando si libera un animale in natura, specialmente un animale carnivoro”, ha detto a Reuters Joaquin La Torre, direttore regionale del IFAW.
All’inizio con grazia e un po ‘esitante, Covi si è avventurato fuori dalla cassa di legno che lo aveva trasportato nel cuore della riserva di sian Ka’ nello Stato messicano di Quintana Roo: le immagini della sua liberazione avvenuta a fine settembre, ma diffuse per la prima volta in questi giorni proprio dall’Ifaw, hanno fatto il giro del mondo.
Si tratta infatti, come spiegano dall’organizzazione no-profit globale, del “primo salvataggio, riabilitazione e rilascio di un giaguaro ferito in natura nella regione messicana.
“Se n’è andato senza fare un solo rumore, e in un modo meraviglioso ha iniziato a integrarsi nella giungla, immediatamente mimetizzato – ha commentato La Torre – “Caccia, si nutre, sopravvive e questo è già un successo”.
Ora Covi indossa un collare satellitare che consente agli esperti, in particolare i funzionari della National Allience for jaguar Conservtion, di monitorare i suoi moviementi. La scelta della Biosfera di Sian Ka’an come luogo della liberazione è stata dettata dalla necessità di offrire un luogo più sicuro:
Abbiamo deciso che la zona migliore per il rilascio fosse la Riserva della Biosfera di Sian Ka’an perché il luogo offriva la più alta quantità e abbondanza di prede e d’acqua. In più non c’è rischio che il giaguaro venga investito di nuovo, perché l’area non è provvista di strade e infrastrutture
Vai Covi, ora puoi tornare a correre!