Inaccettabile quanto accaduto alla famosa competizione ippica del Kentucky Derby: 7 cavalli hanno perso la vita in questa edizione. Una commissione sta accertando la natura dei decessi. Di questi, 2 cavalli sono stati soppressi inspiegabilmente in un vicenda in sé poco chiara
Accanita polemica al Kentucky Derby, celebre competizione ippica che si tiene a Louisville, Kentucky, a seguito della quale è stata aperta un’inchiesta. La 149esima edizione si è conclusa con la morte di 7 cavalli in quasi 10 giorni.
Wild on Ice, Take Charge Briana, Code of Kings, Parents Pride, Chasing Artie, Chloe’s Dream, Freezing Point. Questi erano i loro nomi, purosangue inglesi di 3 anni morti in pista, collassati sul terreno, feritisi nelle prove o allontanati dalla scena per essere successivamente abbattuti.
5 di loro sono deceduti durante gli allenamenti, 2 soppressi dopo essersi infortunati nel weekend di gara senza troppe spiegazioni rilasciate. Per gli animalisti quanto accaduto nell’evento appena giunto al termine è a dir poco vergognoso e inaccettabile.
Ogni anno, malgrado i controlli, altri cavalli continuano a perdere la vita sul tracciato. L’ippodromo Churchill Downs, dove attualmente si tiene il Kentucky Derby, è intervenuto nel dibattito.
Le vittime equine del Kentucky Derby di quest’anno sono un promemoria che fa riflettere sull’urgente necessità di mobilitare il nostro settore per esplorare ogni strada possibile e ridurre efficacemente al minimo qualsiasi rischio evitabile nello sport. Le nostre superfici delle piste sono attentamente monitorate da esperti del settore per garantirne l’integrità.
Ogni cavallo che partecipa alle corse a Churchill Downs deve essere sottoposto a molteplici e completi esami e osservazioni veterinarie per garantire la loro idoneità alla corsa. Da qui, lavoreremo pienamente e attivamente con la Kentucky Horseracing Commission (KHRC) e l’Horseracing Integrity and Safety Authority (HISA) per indagare a fondo su ogni incidente per determinare, per quanto possibile, eventuali cause di salute o ambientali sottostanti e applicare tali apprendimenti per continuare a migliorare la sicurezza di questo sport. Insieme, vogliamo tutti ciò che è meglio per i cavalli, ha dichiarato il Churchill Downs in una nota.
Ma bisogna fare realmente di più se si considera che il numero di esemplari deceduti quest’anno si somma ai 7.200 cavalli morti a livello nazionale in gara tra il 2009 e il 2021 secondo un database tenuto dal Jockey Club.
La cura dei cavalli deve essere la nostra prima priorità e questo gruppo di morti di cavalli è terrificante. Le lamentele non bastano, ha affermato Joseph Grove dell’associazione Animal Wellness Action.
Attualmente mentre alla Kentucky Horse Racing Commission è affidato il compito di fare chiarezza sulle morti relative alla competizione ippica, l’allenatore Saffie Joseph Jr. è stato sospeso a tempo indeterminato dopo l’improvvisa morte di due dei suoi cavalli in gara.
Nel mentre la Federal Trade Commission ha rimandato al 22 maggio l’entrata in vigore del nuovo regolamento antidoping attendendo la fine delle corse ippiche. La misura ha fatto molto discutere.
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Fonte: Animal Wellness Action
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