Kasya, la delfina rimasta sola nel Milad Tower’s Dolphinarium di Teheran, è stata liberata grazie agli sforzi di un team internazionale di volontari.
Kasya, l’esemplare femmina di delfino che rischiava di morire in solitudine nel Milad Tower’s Dolphinarium di Teheran, non è più prigioniero. A liberarla un team internazionale di volontari, coordinato da due associazioni italiane. Dopo aver vissuto per 9 anni in cattività, la delfina diventata simbolo degli animali sfruttati nei parchi acquatici è arrivata nella sua nuova casa, il Kish Dolphin Park, al largo della costa meridionale dell’Iran. E dopo un periodo di riabilitazione potrà tornare a nuotare in libertà insieme ad altri delfini.
“Kasya, che deve il suo nome (diminutivo di Cassiopea) a una piccola macchia a forma di stella che ha sulla pinna destra, è diventata la “nostra piccola stella”, il punto di luce a cui tante persone, unite dal rispetto per la vita, l’ambiente e gli animali, hanno guardato per mesi con speranza. – racconta Massimo Vacchetta, del Centro recupero ricci La Ninna, una delle associazioni italiane che ha contribuito a liberarla – “Siamo molto felici di aver ottenuto oggi questo risultato, dopo estenuanti incertezze, grazie agli sforzi congiunti di persone appartenenti a culture, religioni ed etnie diverse, e alla collaborazione delle autorità iraniane”
La storia di Kasya, costretta alla prigionia e alla solitudine
Qualche mese fa vi avevamo raccontato la triste vicenda di Kasya, la delfina catturata illegalmente nel Mar Nero e costretta a trascorrere 9 anni nella vasca di un acquario in Iran. A dicembre del 2019 Alpha, l’altra delfina con cui Kasya ha condiviso anni di prigionia, è morta e da quel momento in poi l’animale sembrava non aver più voglia di vivere. La situazione è degenerata lo scorso febbraio quando il Milad Tower’s Dolphinarium è stato chiuso per via del Covid-19. Pian piano Kasya ha smesso di nuotare e mangiare, come se volesse abbandonarsi alla forte. Ma ad assisterla c’era Ivan Zatsepilov, che si è preso cura di lei con grande dedizione. Grazie alle sue attenzioni, Kasya ha ripreso gradualmente a nutrirsi e a mostrare più energia.
A seguito della chiusura definitiva del Milad Tower’s Dolphinarium, il trasferimento della delfina è diventato essenziale per la sua sopravvivenza. Così, dopo una serie di mobilitazioni e tentativi falliti di portarla in salvo, il 14 gennaio Kasya è approdata in quella che per un po’ sarà la sua nuova casa: Kish Island.
Il suo trasferimento è stato particolarmente complesso. Per far entrare Kasya nella vasca da trasporto ci sono volute diverse ore. E nonostante la delfina fosse sedata, ha mostrato segni di stress. Durante il viaggio, avvenuto a bordo di un charter della Pouya Airlines, Kasya è stata immersa in una vasca, allestita appositamente per lei.
Il Centro ricci La Ninna e l’associazione Salviamo gli Orsi della luna hanno anticipato circa 30.000 per trasferire la delfina a Kish Island e mantenerla là fino all’estate. Ma per la sua riabilitazione e la successiva liberazione in un’area marina protetta sarà necessaria una somma di denaro ancora più cospicua. Per tale motivo le due associazioni hanno lanciato una raccolta fondi.
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Posted by Centro Recupero Ricci "La Ninna" on Sunday, January 17, 2021
Il viaggio di Kasya verso la libertà è appena iniziato. Non vediamo l’ora di vederla nuotare in mare insieme ai suoi simili!
Fonte: Centro recupero ricci La Ninna