Finalmente l'elefante più solo del mondo, salvato da Cher, è libero e in questo momento è in viaggio verso il santuario che lo ospiterà
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Da anni è considerato l’elefante più solo del mondo, rinchiuso in uno zoo del Pakistan, ma ora grazie anche a varie campagne internazionali e grazie soprattutto al sostegno della cantante Cher, Kaavan avrà una nuova casa, sarà libero e vivrà in un santuario della Cambogia. Oggi ha lasciato lo zoo ed è in viaggio su un aereo.
Dopo anni di proteste pubbliche e campagne da parte della cantante, Kaavan ha iniziato il suo viaggio verso il santuario cambogiano in cui finalmente potrà trascorrere una vita dignitosa. Un aereo cargo russo e un test Covid-19 negativo hanno reso possibile il miracolo, grazie anche all’associazione Four Paws.
Dopo mesi di preparazione e oltre 35 anni di prigionia, oggi Kaavan ha iniziato il suo viaggio dal Marghazar Zoo di Islamabad al Cambodia Wildlife Sanctuary a Siem Reap. Lì vivrà una vita adeguata alla specie, con altri elefanti. Lo storico trasferimento è stato attuato da Four Paws in collaborazione con le autorità pakistane, l’imprenditore americano Eric S. Margolis e l’ONG Free The Wild, co-finanziata da Cher.
Kaavan, insieme al team di Four Paws, dovrebbe sbarcare a Siem Reap oggi pomeriggio. Per l’associazione, il salvataggio di Kaavan è stato il primo trasferimento aereo di elefanti. In tutto il mondo, solo pochissimi esemplari adulti hanno viaggiato in aereo. Per preparare la partenza di Kaavan, si è mobilitato un team composto da veterinari ed esperti di elefanti, che hanno trascorso circa tre mesi nella capitale del Pakistan. Tre volte al giorno, la squadra ha praticato con Kaavan l’entrata e l’uscita sicura e senza stress da e verso la cassa di trasporto, che pesa circa quattro tonnellate.
Oggi l’esercito pakistano ha monitorato le operazioni. L’associazione Four Paws, accompagnata da una scorta militare, ha poi portato Kaavan all’aeroporto internazionale di Islamabad, dove un Ilyushin Il-76, lo attendeva insieme a una squadra di soccorso che volerà con lui per 10 ore.
“Kaavan ha guadagnato rapidamente fiducia in noi e ha fatto grandi progressi in breve tempo. Nel suo caso non è servito solo un villaggio, ma un intero paese per trasferirlo in Cambogia” spiega l’associazione.
Cher e il suo provvidenziale sostegno
Cher ha trascorso alcuni giorno allo zoo di Islamabad per fornire supporto morale a Kaavan il cui trattamento pietoso presso la struttura fatiscente ha scatenato le ire di tutto il mondo.
“I miei desideri si sono finalmente avverati”, ha detto Cher in una dichiarazione ringraziando la sua organizzazione benefica, Free the Wild. “Abbiamo fatto il conto alla rovescia fino a questo momento e lo abbiamo sognato per così tanto tempo e vedere finalmente Kaavan trasportato fuori dallo zoo [di Islamabad] rimarrà con noi per sempre”.
Kaavan's journey to freedom from captivity in Islamabad to Cambodia will be a 2021 Smithsonian Channel documentary…
Posted by Cher on Friday, November 27, 2020
Il caso di Kaavan e le terribili condizioni allo zoo hanno portato quest’anno un giudice a ordinarne il trasferimento di tutti gli animali.
“Grazie a Cher e anche agli attivisti pakistani locali, il destino di Kaavan ha fatto notizia in tutto il mondo e questo ha contribuito a facilitarne il trasferimento”, ha detto Martin Bauer, portavoce di Four Paws International.
“Sono molto orgoglioso della nostra organizzazione per aver fatto la storia con questa missione di salvataggio. FOUR PAWS ha sollevato l’attenzione internazionale per mostrare la sofferenza di innumerevoli animali selvatici in cattività. Con il trasferimento di Kaavan in un santuario adatto alla specie, dimostriamo come è possibile migliorare la vita di così tanti animali che sono ancora tenuti in zoo di bassa qualità in tutto il mondo” ha aggiunto il CEO di FOUR PAWS Josef Pfabigan.
L’addio ufficiale del presidente pakistano
Anche le autorità pakistane hanno reso omaggio a Kaavan poco prima della sua partenza. Il presidente pakistano Arif Alvi e la First Lady sono stati allo zoo di Marghazar per salutarlo.
Gli ultimi animali dello zoo Marghazar
Lo zoo Marghazar di 28 ettari è stato originariamente aperto nel 1978 come santuario della fauna selvatica sulle colline di Margalla a Islamabad, ma è stato successivamente trasformato in uno zoo. Di proprietà della capitale pakistana Islamabad sin dalla sua apertura, Kaavan è arrivato in Pakistan come regalo dallo Sri Lanka nel 1985. Dal 1990 in poi, ha condiviso il suo recinto con il suo partner Saheli, ma dalla sua morte nel 2012, Kaavan ha vissuto un’esistenza solitaria. Lo zoo ha ripetutamente fatto notizia a causa delle sue cattive condizioni. Solo nel luglio 2020 sono apparsi video scioccanti di due leoni che combattono un incendio nel loro piccolo recinto. Entrambi alla fine sono morti a causa dell’inalazione di fumo. Negli ultimi anni, oltre 500 animali dello zoo sono stati segnalati scomparsi e, solo negli ultimi quattro anni, più di due dozzine di animali sono morti.
Con Kaavan, un altro animale ha lasciato lo zoo di Marghazar, che sta per chiudere definitivamente i suoi cancelli. Prima di allora, FOUR PAWS, insieme all’Islamabad Wildlife Management Board, aveva già ricollocato in sicurezza tre lupi, alcune scimmie e tutti i conigli. Attualmente nello zoo sono rimasti solo due orsi bruni himalayani, un cervo e una scimmia. Four Paws prevede di portare i due ex orsi danzanti Suzie e Bubloo in Giordania a metà dicembre.
Buona vita Kaavan!
Fonti di riferimento: Afp via The Guardian, Four Paws International
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