Jane Goodall è un’etologa e un’antropologa che lotta da almeno quarant’anni a favore di un maggior rispetto dell’ambiente e degli animali. A soli 26 anni ha lasciato l’Inghilterra per partire per l’Africa e iniziare a studiare il comportamento degli scimpanzé.
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Jane Goodall è un’etologa e un’antropologa che lotta da oltre quarant’anni a favore di un maggior rispetto dell’ambiente e degli animali. A soli 26 anni ha lasciato l’Inghilterra per partire per l’Africa e iniziare a studiare il comportamento degli scimpanzé.
L’amore per gli animali e per la natura l’ha accompagnata per tutta la vita ed ora che ha 82 anni dirige l’organizzazione Jane Goodall Institute nella speranza che le nuove generazioni portino avanti la sua stessa missione.
Con la sua organizzazione si occupa di proteggere e di studiare il comportamento dei primati in diverse zone del mondo. Per il suo lavoro ha ricevuto molte onorificenze, tra cui la nomina a Messaggero della Pace delle Nazioni Unite, nel 2002. Da sempre sostiene cause umanitarie e ambientaliste sperando che tutto il mondo entri in azione per un maggior rispetto di tutti gli esseri viventi e della natura.
Le parole di Jane Goodall ricordano a tutti noi che abbiamo il potere di fare la differenza, soprattutto a partire dalle nostre scelte quotidiane. Forse non sapevate che Jane Goodall nel 2011 è stata nominata Grande Ufficiale della Repubblica Italiana, per il suo lavoro straordinario sui primati, per la sua azione determinante in favore del rispetto della biodiversità e dei popoli e per gli sforzi nell’educare e mobilitare il più grande numero di giovani ad un maggior rispetto dell’ambiente.
Non siamo gli unici a provare dolore
“Certamente non siamo gli unici animali che vivono l’esperienza del dolore e della sofferenza. In altre parole, non c’è una linea netta tra l’animale uomo e il resto del regno animale. È una linea indistinta e lo sarà sempre. La paura in una scimmia, un cane, un maiale, viene vissuta verosimilmente alla stessa maniera della specie umana”. (Jane Goodall)
I comportamenti degli scimpanzé
“Un giovane scimpanzé, dopo la morte della sua mamma, mostra un comportamento simile alla depressione che affligge i bambini – postura incurvata, dondolio, occhi offuscati fissi nel vuoto, perdita di interesse per quanto accade attorno a sé. Se un piccolo d’uomo può soffrire di dolore, così può soffrire un giovane scimpanzé”. (Jane Goodall)
Libri per cambiare il mondo
“Sono molto rari i libri destinati a cambiare il nostro modo di pensare. Questo libro di Tom Regan è uno di quelli. ‘Gabbie vuote’ è convincente perché argomenta in modo logico e razionale e perché scritto in uno stile semplice ed elegante allo stesso tempo”. (Jane Goodall)
Compassione e empatia
“La compassione e l’empatia per gli animali generano compassione ed empatia per gli esseri umani. La crudeltà verso gli animali genera crudeltà verso gli esseri umani”. (Jane Goodall)
Salvare il Pianeta
“Ci sono molti modi in cui possiamo distruggere il pianeta. Ma quando ce ne rendiamo conto, quando iniziamo a comprendere, allora dobbiamo davvero fare qualcosa”. (Jane Goodall)
Rispettare gli animali
“Dovremmo avere rispetto per gli animali, dato che il rispetto rende tutti noi esseri umani migliori”. (Jane Goodall)
Responsabilità verso gli animali
“Quando incontri uno scimpanzé, incontri una personalità individuale. Quando un cucciolo di scimpanzé ti guarda, è come se fosse un bambino. Abbiamo una responsabilità verso di lui”. (Jane Goodall)
Fare la differenza
“Non puoi evitare di trascorrere un solo giorno senza avere un impatto sul mondo intorno a te. Le tue azioni possono fare la differenza e perciò devi decidere quale tipo di differenza vuoi rappresentare”. (Jane Goodall)
Una voce per chi non ha voce
“Il minimo che posso fare è dare una voce a tutti coloro che non hanno la capacità di parlare per difendersi”. (Jane Goodall)
La questione etica
“Più impariamo a conoscere la vera natura degli animali non umani, in particolare quelli con un cervello sviluppato e con un corrispondente comportamento sociale complesso, più preoccupazioni etiche sorgono riguardo il loro utilizzo al servizio dell’uomo nell’intrattenimento, come animali domestici, nell’industria alimentare, nei laboratori di ricerca o in qualunque altro uso a cui li abbiamo assoggettati”. (Jane Goodall)
Marta Albè
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