Isole Faroe, arriva la proposta per fermare la mattanza delle balene

Il gruppo “Stop the Grind”, grazie all’iniziativa dell’europarlamentare Francisco Ferreiro, ha chiesto lo stop al finanziamento dei progetti dell’Unione Europea nelle Isole Faroe fino a quando non cesserà la caccia ai cetacei

La tradizionale caccia ai cetacei nelle Isole Faroe, conosciuta come grindadráp, continua a sollevare polemiche e preoccupazioni a livello internazionale. Questa pratica, secolare ma controversa, ha da sempre suscitato l’indignazione di diverse organizzazioni ambientaliste.

Da un anno è nato il gruppo “Stop the Grind” che raduna tutte le associazioni per porre a termine questi massacri e ha portato all’attenzione del Parlamento Europeo una proposta di risoluzione per fermarla grazie all’europarlamentare Francisco Ferreiro.

Ferreiro ha presentato una mozione che chiede uno stop temporaneo al finanziamento di progetti dell’Unione Europea nelle Isole Faroe fino a quando non cesseranno le uccisioni di cetacei. La proposta mira a influenzare le politiche delle Isole e a mettere pressione sul governo danese, considerando che le Faroe sono un protettorato di questo Stato.

Durante la grindadráp, branchi di cetacei vengono accerchiati da barche e condotti verso la costa, dove vengono uccisi davanti a una folla di spettatori, tra cui anche bambini. Questo tipo di caccia, che un tempo costituiva una risorsa economica e alimentare per le Isole Faroe, è oggi considerata obsoleta e crudele, dato che le importazioni di carne e l’energia idroelettrica hanno reso la tradizione meno necessaria.

Cosa chiede la proposta

La proposta di risoluzione presentata al Parlamento Europeo si basa su diversi argomenti. Innanzitutto chiede la riapertura dei negoziati sugli accordi commerciali tra l’UE e il governo danese, sospendendo le importazioni di prodotti ittici dalle Isole Faroe fino a quando non cesseranno le uccisioni dei cetacei.

Inoltre propone di rivedere gli accordi di finanziamento dell’UE alle Isole Faroe per programmi di ricerca e innovazione, come l’Horizon Europe, e di sospenderne i finanziamenti. La mozione prevede anche l’obbligo di indicare l’origine delle merci ittiche provenienti dalle Faroe per migliorare la trasparenza nel mercato e consentire ai consumatori di fare scelte informate. Infine si richiede che le Isole Faroe si conformino agli standard internazionali per la caccia ai cetacei, garantendo la protezione delle specie marine prese di mira.

L’iniziativa di Francisco Ferreiro ha ricevuto il sostegno di diverse organizzazioni ambientaliste tra cui Sea Shepard e ha generato un dibattito sia a livello nazionale che internazionale. Mentre alcuni difendono la tradizione della grindadráp come parte integrante della cultura delle Isole Faroe, altri la condannano come una pratica crudele e inaccettabile.

La proposta di risoluzione rappresenta un importante passo avanti nel tentativo di fermare la caccia ai cetacei nelle Isole Faroe e di proteggere la biodiversità marina. Tuttavia resta da vedere se verrà accolta e implementata dalle istituzioni europee e se sarà in grado di influenzare effettivamente le politiche delle Isole Faroe e del governo danese.

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