Gli integratori di omega3 stanno uccidendo foche, pinguini e altri animali polari? Gli integratori di omega3 sono tra i più diffusi e acquistati nel mondo ma potrebbero avere in alcuni casi degli effetti negativi sugli animali.
Gli integratori di omega 3 stanno uccidendo foche, pinguini e altri animali polari? Gli integratori di omega 3 sono tra i più diffusi e acquistati nel mondo ma potrebbero avere per quanto riguarda la loro produzione degli effetti negativi sugli animali.
Esistono integratori di omega 3 a base di ingredienti vegetali ma la maggior parte di questi integratori viene prodotta con ingredienti di origine animale. Una grande quantità di olio di pesce contenente omega 3 viene prodotta a partire da merluzzi e sardine e viene utilizzata negli integratori.
Negli ultimi cinque anni per quanto riguarda gli integratori di omega 3 è cresciuta la diffusione e la produzione dell’olio di krill. Con il termine krill si definiscono diverse specie di creature marine invertebrate appartenenti all’ordine Euphausiacea. Vengono pescati diversi milioni di tonnellate di krill ogni anno per la produzione di integratori a basso costo.
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Il krill è molto importante per la catena alimentare delle specie artiche, compresi pinguini e foche, ed è fondamentale per l’ecosistema degli oceani.
Pinguini, balene, foche, albatross e altri animali marini si affidano direttamente al krill come fonte di cibo. Se la pesca del krill continuasse ad essere eccessiva, potrebbero presentarsi conseguenze negative per foche, pinguini e non solo.
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Nel mondo la pesca eccessiva sta portando al collasso degli stock ittici e la questione del krill sta ponendo forti preoccupazioni tra gli ambientalisti.
Greenpeace e Sea Shepherd si stanno opponendo alla produzione e al commercio di olio di krill per proteggere l’ecosistema vulnerabile delle acque antartiche.
Secondo Greenpeace, Aker Biomarine è la maggiore azienda del mondo per la produzione di integratori di omega 3 a base di olio di krill. Gli integratori del loro marchio vengono venduti in tutto il mondo e la cattura del krill sta provocando gravi conseguenze per gli oceani. L’azienda utilizza una tecnologia avanzata che permette di catturare plancton e krill in grandi quantità anche quando si tratta di creature marine davvero molto piccole. Greenpeace ricorda che ogni animale che vive in Antartide si nutre di krill, ecco perché si tratta di una risorsa così preziosa.
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Si spera in un intervento della Commissione per la conservazione delle risorse biologiche dell’Antartico (CCAMLR) per frenare le attività della pesca eccessiva del krill. Nel 2010 la California ha vietato la pesca del krill nelle proprie acque nazionali e Whole Foods ha ritirato i prodotti a base di olio di krill dai propri scaffali.
Omaga 3, le fonti vegetali
Per fortuna non è necessario ricorrere ad integratori di omega 3 di origine animale dato che le alternative vegetali esistono sia come integratori che come alimenti, con particolare riferimento a olio di lino, semi di lino e noci, che si trovano facilmente sia nei supermercati che nei negozi di prodotti bio. Altre fonti vegetali di omega 3 sono alcune leguminose, le alghe e le verdure a foglia verde.
Per garantirci un apporto adeguato di omega 3 gli esperti consigliano di assumere ogni giorno 30 grammi di noci oppure almeno 1 o 2 cucchiai di olio di lino o di semi di lino macinati.
Stando alla tabella pubblicata dalla Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, un solo cucchiaio di olio di lino (pari a 15 ml) fornisce circa 6,6 grammi di Omega 3, mentre 30 grammi di semi di lino macinati ne forniscono circa 3,2. È importante sapere che l’olio di lino è un alimento particolarmente delicato: non deve essere esposto alla luce e al calore diretto e, di conseguenza, non può venire impiegato per cucinare. Può essere invece usato come condimento a crudo per verdure, legumi e salse, oppure come semplice integratore alimentare. I semi di lino invece, che devono essere rigorosamente macinati per poter essere assimilati dall’organismo, ben si prestano a rendere più completi e gustosi i vostri piatti, dai cereali, alle insalate, alle minestre, ma dovrebbero essere sempre consumati a crudo e aggiunti eventualmente ai piatti caldi solo all’ultimo momento per non deteriorare le preziose sostanze che contengono.
Quando esistono delle alternative vegetali non abbiamo di certo bisogno di acquistare integratori di omega 3 di origine animale, non credete?
Marta Albè