Scorpioni, scarabei, coleotteri, ragni, allevati e uccisi al solo scopo di essere sigillati in una teca di resina. È polemica sulla collezione “Insetti dal Mondo” perché i fascicoli al posto di essere realizzati con riproduzioni o modellini, utilizzano insetti veri.
Scorpioni, scarabei, coleotteri, ragni, allevati e uccisi al solo scopo di essere sigillati in una teca di resina. È polemica sulla collezione “Insetti dal Mondo” perché i fascicoli al posto di essere realizzati con riproduzioni o modellini, utilizzano insetti veri.
Uccisi soltanto per diventare una collezione da mostrare ai bambini. Ben vengano iniziative in cui si fa scoprire ai più piccoli il mondo degli insetti, a patto che sotto le teche ci siano riproduzioni o modelli e non di certo animali veri.
Che senso ha? Denuncia Enpa. La collezione è distribuita da Rba Italia e da National Geographic Italia.
“Tutti gli invertebrati di questa collezione sono stati allevati in laboratori specializzati e nessun esemplare è stato catturato nel suo habitat naturale. Questi laboratori rappresentano una risorsa che contribuisce a generare impiego e a sviluppare l’economia delle zone rurali in cui si trovano.
Si tratta di un progetto che rispetta l’ambiente, per questo ha ricevuto il sostegno di prestigiosi enti scientifici”.
Viene da chiedersi a questo punto quale sia il significato di rispetto della natura: può forse esserlo allevare un insetto in laboratorio e destinarlo a una morte così ignobile?
Quando tra l’altro basterebbe utilizzare dei semplici modellini?
Siamo sicuri che il risultato sarebbe lo stesso, soprattutto per i nostri bambini.
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Dominella Trunfio