Approvata in Spagna una nuova legge per la tutela dei diritti e del benessere animale, un passo avanti ma anche una sconfitta per i cani da caccia, esclusi totalmente dalla norma. Nei giorni scorsi centinaia di cittadini hanno manifestato contro la caccia e l'uso dei cani, barbaramente uccisi alla fine della stagione venatoria. Ione Belarra, ministra per i diritti sociali, ha chiesto loro scusa
Nessuna tutela per i cani da caccia in Spagna, nell’emendamento a salvaguardia del benessere e dei diritti degli animali che il Congresso ha da pochissimo approvato con 174 voti favorevoli e 172 contrari di loro non si fa menzione. Nulla di nulla perché nella nuova norma non vi è posto per tutti i cani come Levrieri, Setter e altri esemplari utilizzati nell’esercizio venatorio.
Se da un lato la nuova legge porterà cambiamenti profondi per gli animali di affezione e non, come il divieto di vendere animali domestici nei negozi e pene più severe per i crimini a danno degli animali, dall’altro scarta una delle categorie più interessate da abusi e maltrattamenti: i cani da caccia. Un grande passo ma a metà.
Alla fine della stagione venatoria si verificano barbare mattanze di cani da caccia, orrori documentati e denunciati di cui noi di GreenMe vi abbiamo raccontato più volte. Vengono affogati, lapidati, bruciati vivi perché non servono più. È il dramma dei galgos, i levrieri spagnoli come di tanti altri loro simili che a conclusione del periodo di caccia non servono più. Se ne parlerà poi nella prossima stagione con nuovi cani e sempre le stesse brutali torture.
Proprio loro che necessitavano di una maggiore protezione sono stati esclusi totalmente dalla politica spagnola, accusata di favorire le lobby della caccia nel territorio nazionale.
Lasciare i cani da caccia fuori da questa legge significa lasciare impuniti i colpevoli. Continueremo a lavorare senza sosta per la protezione di tutti gli animali inclusi i cani da caccia, ha detto Ione Belarra, segretaria generale di Podemos e ministra per i diritti sociali.
Come non è difficile immaginare, la normativa è stata accolta con gioia dai cacciatori e rabbia da cittadini e animalisti. In tutta la Spagna centinaia di persone sono scese in piazza per urlare il loro dissenso, manifestando nei giorni scorsi e nelle passate settimane contro la caccia e i cani sfruttati dai cacciatori.
45 ciudades españolas y 19 de Europa en la calle ¡gritando alto!#NoALaCaza#NoaLaCazaConPerrosMiles de manifestantes en #MADRID se dirige hacia el Congreso de los Diputados 💪🏽#YoVoy5F ¿y tú?#NoALaCaza5F
Posted by Plataforma NAC on Sunday, February 5, 2023
Activistas llevan un galgo muerto al Congreso, para recordar a los políticos que los perros de caza no pueden quedar sin…
Posted by Fundación Animal Rescue on Monday, December 12, 2022
Purtroppo però la loro voce e quella di coloro che si battono per proteggere ogni animale, cani da caccia compresi naturalmente, rimarrà inascoltata. La Spagna ha perso la sua occasione per dimostrare di volere davvero salvaguardare il benessere di tutti gli animali e non solo alcune tipologie.
Chiedo specialmente perdono a chi pagherà le conseguenze di questa misura, ai difensori e alle associazioni che ogni giorno nel nostro Paese riscattano, curano e donano una nuova vita felice ai cani abbandonati da alcuni cacciatori, ha concluso Belarra nel suo discorso in aula.
Hoy el Congreso aprueba la primera ley de derechos animales de nuestros país. Hemos llegado tan lejos como hemos podido con las fuerzas que tenemos. Seguiremos trabajando sin descanso por la protección de todos los animales, también los perros de caza. pic.twitter.com/i865CRZQGm
— Ione Belarra (@ionebelarra) February 9, 2023
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Fonte: Ione Belarra/Twitter
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