In Canada riapre la caccia all’orso grizzly dopo quasi 20 anni (e il motivo ti suonerà familiare)

La caccia ai grizzly, elencati come specie minacciata nel 2010 dalla provincia occidentale dell'Alberta, è stata vietata per 18 anni, portando alla crescita della loro popolazione. E ora, cambio di visione: la loro presenza non va più bene

Viene da pensare che tutto il mondo è paese se si considera il motivo dietro al quale, in Canada, si è riaperta la caccia all’orso grizzly nella Provincia dell’Alberta dopo ben 18 anni.

Se il numero di grizzly è aumentato da 800 a più di 1.150 oggi, infatti, sostengono le autorità provinciali, e questo li ha spinti a spostarsi in aree rurali più popolate, bisognerà prendere provvedimenti per l’incolumità umana.

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E non solo: le stesse autorità affermano che dal 2000 al 2021 sono stati registrati 104 attacchi da parte di orsi grizzly. Et voilà, vi ricorda qualcosa?

La decisione dell’Alberta di consentire di cacciare nuovamente gli orsi grizzly nonostante sia una specie minacciata ai sensi del Wildlife Act è inaccettabile e va immediatamente invertita- dicono gli animalisti. Il regolamento sulla fauna selvatica è stato modificato senza consultazione pubblica o revisione legislativa dal ministro delle Foreste e dei Parchi Todd Loewen e pubblicato il 29 giugno sulla Gazzetta dell’Alberta.

La caccia all’orso grizzly è stata sospesa nel 2006 dopo che la popolazione in Alberta si era ridotta a meno di 700 orsi sulle terre provinciali nel 2004. Le popolazioni di grizzly si sono riprese da allora, ma la mortalità causata dall’uomo rimane la loro principale causa di morte. Nel 2021, Alberta Environment and Parks ha dichiarato che la provincia aveva tra 856 e 973 orsi grizzly.

Il conflitto umano-fauna selvatica è una sfida che deve essere affrontata dai responsabili della fauna selvatica. Se un orso minaccia la sicurezza umana, i professionisti devono intraprendere azioni adeguate, non cercare cacciatori di trofei. Anche se ci sono casi in cui gli orsi possono essere sottoposti all’eutanasia, questa dovrebbe essere l’ultima risorsa che viene utilizzata solo quando un orso presenta un rischio imminente per la sicurezza, concludono.

Corsi e ricorsi, insomma. Negli ultimi mesi ha tenuto banco da noi una questione molto simile, con il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, per esempio che a più riprese ha portato avanti disegni di legge per l’abbattimento degli orsi. Un’idea considerata dai più scellerata, dal momento che sotto la lente di ingrandimento dovrebbero finire piuttosto una diversa gestione di questi plantigradi e una strategia di convivenza con la comunità locale. Ovunque, in ogni parte del mondo.

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