Ancora immagini che arrivano dalla Thailandia di elefanti sfruttati a fini turistici: sangue che cola dalla testa e ferite profonde. Stop a questo scempio.
Teste sanguinanti e corpi stremati. Ancora una volta, dalla Thailandia, arrivano le immagini cruenti di un elefante sfruttato a scopi turistici. Ci raccomandiamo ancora: se vi recate in Thailandia non cavalcate questi animali per nessun motivo. Fermiamo questa tortura!
Non sono attrazioni turistiche, non sono giochi né passatempi divertenti, ma solo delle splendide e indifese creature, per di più socievoli e intelligenti, che non meritano una cattiveria così grande.
Le nuove immagini, che si ritiene siano state scattate a Phuket, mostrano elefanti con orribili ferite sulla testa e sul corpo e sangue che cola, mentre vengono cavalcati da uomini che reggono canne di metallo affilate.
Le foto scioccanti, non le prime e ahinoi nemmeno le ultime, sono circolate in tutto il mondo tanto che hanno scioccato non solo i turisti ma anche – e finalmente – le autorità thailandesi, che ora chiedono ai vacanzieri di non supportare gli addestratori (chiamati mahouts).
“Per favore, non cavalcare gli elefanti e non sostenere questa attività”.
È il monito che vi ripetiamo anche noi ancora una volta e ricordate: gli elefanti non dimenticano mai e, se anche un accompagnatore giura che loro trattano gli elefanti in maniera “responsabile”, non fidatevi in alcun modo, non è possibile!
Il processo utilizzato per addestrarli è sempre lo stesso, anche se sembra siano trattati con “gentilezza” e, di solito, non c’è nemmeno il modo di essere sicuri di cosa succeda quando noi turisti ce ne torniamo a casa.
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Germana Carillo