Un picchio ha scelto di realizzare il suo nido nel cappotto termico di un edificio bolognese, martellando il rivestimento esterno del palazzo. Il video, che riprende l'animale realizzare la sua tana, ha suscitato non pochi dubbi sulla qualità degli isolanti termici del Superbonus 110%
In una via di Bologna un picchio ha scelto di nidificare all’interno del cappotto termico di un edificio, perforando il materiale isolante, la rete d’armatura e l’intonaco esterno con il suo robusto becco.
Il suo lavoro non è passato però inosservato. Più cittadini hanno ripreso la scena, osservando il cappotto isolante dello stabile sbriciolarsi e venir via come dei fiocchi di neve.
In molti hanno commentato sarcasticamente l’episodio, chiedendo se la facciata esterna dell’edificio fosse fatta di polistirolo dato il boom di interventi di pannelli isolanti termici dopo il Superbonus 110% del Decreto Rilancio.
Il bonus, ricordiamo, consente una detrazione fiscale del 110% per le spese sostenute a partire dall’1 luglio 2020 per determinati interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico. Tra questi vi era l’isolamento termico dell’involucro edilizio.
A quanto pare, però, il cappotto termico non è a prova di picchio e non è stato collaudato per resistere alla potenza delle beccate di questi uccelli, riaccendendo il dibattito sulla qualità di questi interventi e sulla loro resistenza. A volte episodi di questo tipo sono dovuti a errori nella posa in opera dei cappotti termici.
I materiali isolanti utilizzati, di cui i più frequenti sono la schiuma poliuretanica, il sughero espanso, fibre di legno e lana di roccia, richiedono una costante manutenzione. I materiali in questione sono infatti soggetti a deterioramento poiché esposti all’azione degli agenti atmosferici nonché agli “attacchi” da parte dei picchi.
Oltre ai tronchi degli alberi, i picchi scelgono non di rado i muri delle case per costruire i propri nidi, preferendo in particolare gli angoli. In questi i piccoli di picchio sono meno esposti ai pericoli.
Questi uccelli sono ben noti per provocare ogni anno parecchi danni alle facciate isolanti delle abitazioni in tutto il mondo. È proprio dall’inizio dell’estate che inizia, infatti, il periodo di nidificazione.
Fonte: Twitter
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