Sempre più interazioni con le orche assassine sono state documentate nell'Atlantico. Ma come mai questi predatori prendono di mira le barche e quelle a vela in particolare? Gli studiosi hanno provato a rispondere al quesito, dando raccomandazioni importanti in caso di incontro con un'orca
Osservare un’orca assassina nuotare nelle sue acque può essere un evento strepitoso, ma sicuramente meno piacevole quando il predatore prende di mira la propria barca, sferrando possenti colpi contro questa. Nel corso degli anni sono stati segnalati sempre più casi nell’Atlantico di “attacchi” da parte di orche alle barche a vela in particolare.
Lo dimostrano dati, video condivisi su Youtube ed esperienze riportate dagli utenti in un gruppo Facebook dal nome Orca Attack Reporting.
Secondo quanto diffuso dall’ente GT Atlantic Orca, tra luglio e novembre 2020 sono state registrate 52 interazioni tra le acque dello stretto di Gibilterra e della Galizia compresa la costa lungo il Portogallo. Nel 2022 invece gli incontri ravvicinati con le orche sono stati ben 170.
Per quanto siano state documentate anche interazioni con pescherecci, la maggior parte di queste avviene con barche a vela e motoscafi mediamente di 12 metri di lunghezza. Il 60% di questi ha riportato danni più o meno lievi.
Ma come mai le orche si scagliano contro queste imbarcazioni? Si tratta di un fenomeno singolare a cui i ricercatori hanno provato a dare una risposta, descrivendo il comportamento degli esemplari in precedenti studi scientifici.
Gli studiosi non credono che queste interazioni possano essere definite attacchi da parte dei predatori apicali. Potrebbe trattarsi invece di una sorta di gioco per quanto non affatto divertente per i marinai. Sarebbero i timoni ad attirare la loro attenzione, spingendole a colpire le barche.
Le orche assassine, al loro livello, trovano probabilmente molto divertente sentire il flusso dell’acqua sul loro corpo, spingere una barca e farle cambiare direzione, ha affermato il ricercatore Christophe Guinet.
Cosa fare se si avvicina un’orca
Nel caso in cui si avvisti un’orca l’ente GT Atlantic Orca suggerisce di:
- rallentare e spegnere il motore se le condizioni del mare lo consentono. Disabilitare anche il pilota automatico
- restare calmi. Non gridare, non lanciare oggetti contro di loro
- mettersi in contatto con gli ufficiali di zona
- documentare l’interazione e riprendere in particolare la pinna dorsale per identificare il cetaceo
- mantenere la direzione, controllando che non vi sia alcun guasto
Le interazioni sembrano verificarsi maggiormente nelle ore centrali della giornata. Come abbiamo detto, solamente poco più del 50% delle imbarcazioni riporta dei danni. Questi sono generalmente al timone. GT Atlantic Orca rende disponibile una mappa del rischio aggiornata ogni 24 ore sulla base delle segnalazioni ricevute.
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Fonte: GT Atlantic Orca
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