Il lupo rossastro esiste ancora! La specie “dimenticata” riscoperta dopo 120 anni da uno studio italiano

Avvistato in Africa un esemplare di lupo rossastro dopo 120 anni. A vederlo l'ultima volta era stato nel 1897

Dopo 120 anni il lupo rossastro potrebbe essere ancora vivo. A rivelarlo è stato uno studio italiano. A riscoprire e localizzare questa splendida creatura segnalata l’ultima volta a fine ‘800 sono stati Spartaco Gippoliti e Luca Lupi che lo hanno individuato nel Corno d’Africa,  e in particolare in Dancalia.

L’unica volta in cui il cosiddetto ‘Canis mengesi‘ fu osservato era il 1897. Allora fu descritto scientificamente dallo zoologo tedesco Theodor Noack. Fino ad oggi neanche sul sito dell’Iucn erano presenti informazioni su questa creatura così misteriosa e sconosciuta.

Ma secondo la nuova ricerca italiana appena pubblicata dal Bonn Zoological Bulletin l’animale vive ancora in Etiopia. Ne sono certi Spartaco Gippoliti, della Società Italiana per la Storia della Fauna, e la guida naturalistica Luca Lupi, uno dei massimi esperti multidisciplinari della Dancalia che hanno inizialmente parlato di un

“insolito canide di piccole dimensioni all’interno della regione settentrionale dell’Etiopia di Afar (Danakil)”.

A gennaio 2018, durante una spedizione in Dancalia, Lupi  scattò una serie di foto, immortalando un canide delle dimensioni di una volpe. Le foto hanno fornito alcuni dettagli riguardanti questa creatura. Il piccolo canide era stato osservato lungo una strada asfaltata circa 150 km a sud del lago Afrera, una zona dell’Etiopia priva di dati relativi al presenza di qualsiasi membro del genere Canis.

Secondo i due studiosi, le piccole dimensioni del lupo sono evidenti dal confronto con i segnali stradali orizzontali. Inoltre, anche se la colorazione rossastra generale può suggerire una volpe rossa Vulpes vulpes, questa specie difficilmente è rintracciabile nella Regione di Danakil, senza contare che  l’estremità nerastra della coda, la mancanza di nero dietro l’orecchio e la proporzione del corpo hanno portato a respingere questa ipotesi. Inoltre, il lupo è stato osservato in un habitat roccioso tipico dell’altopiano di Afar.

mappa lupo rossastro

©Luca Lupi

“Abbiamo esaminato la letteratura zoologica e tassonomica classica, una preziosa fonte di dati sulla diversità morfologica. La prima osservazione mai segnalata di un membro del genere Canis all’interno dell’area di Danakil (Etiopia) offre l’opportunità di rivedere le prove disponibili sull’esistenza di una specie trascurata di ‘sciacallo’ di piccole dimensioni nel Corno d’Africa” spiegano.

A loro avviso potrebbe trattarsi dunque di Canis mengesi Noack, 1897. Impossibile confonderlo con un’altra specie simile, il Canis hagenbecki secondo quanto illustrato anche da Noack nel 1897: il Canis mengesi infatti è più piccolo e con le zampe più corte di C. hagenbecki. Inoltre, ha il muso più corto e l’orecchio più lungo e la sua andatura ricorda quella di una iena. Ha pelo corto sulla schiena e una macchia scura sulla parte centrale della coda . Il colore del corpo è giallo-rossastro.

Una creatura quasi sconosciuta che vive, per fortuna, al riparo dall’uomo.

Per leggere lo studio completo clicca qui

Fonti di riferimento: Bonn zoological Bulletin

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