Il 2023 è l’anno del Coniglio d’Acqua, un’occasione in più per proteggere queste specie

Il nuovo anno è associato al Coniglio d'Acqua nello zodiaco cinese, un animale che in realtà è possibile ritrovare in natura con queste caratteristiche in alcune specie di Lagomorfi. Molte sono davvero numerose, altre sull'orlo dell'estinzione

Il Capodanno cinese è giunto lasciandosi alle spalle l’anno della Tigre e salutando il 2023. Questo è l’anno del Coniglio d’Acqua, il quarto dei 12 animali dello zodiaco cinese al quale nel 2023 è associato l’elemento naturale dell’acqua.

Al di là di festeggiamenti beneauguranti e rappresentazioni pittoresche della cultura orientale, esistono realmente alcuni esemplari  di conigli “d’acqua”. Assieme a lepri e pica, i conigli appartengono all’ordine dei Lagomorfi. Nel nostro Paese sono documentate 6 specie di lagomorfi.

In tutto il mondo le specie descritte dalla scienza sono molte di più, oltre un centinaio. Tra queste troviamo ottimi nuotatori come i due conigli delle paludi Sylvilagus aquaticus e Sylvilagus palustris negli Stati Uniti o il coniglio fluviale Bunolagus monticularis, endemico nell’entroterra del Karoo, Sudafrica.

Le prime due specie popolano rispettivamente gli Stati Uniti meridionali, come in Alabama, Mississippi e Louisiana, e gli Stati orientali della Virginia sudorientale, la Georgia meridionale, l’Alabama orientale e la Florida, isole comprese.

Il loro habitat è costituito da paludi, come facilmente intuibile dal nome, e pianure. Trascorrono la loro vita vicino ai corsi d’acqua essendo specie semi-acquatiche. I primi nuotano egregiamente, lanciandosi in acqua per sfuggire ai predatori.

I due conigli di palude americani sono specie a minimo rischio secondo la Lista Rossa della IUCN. Lo stato di conservazione non desta preoccupazioni. Ben diversa è invece la situazione del coniglio fluviale Bunolagus monticularis, criticamente minacciato di estinzione.

L’areale di distribuzione di questo animale è molto ristretto ed è stato trasformato irreversibilmente dall’essere umano nel corso degli anni. Vive infatti negli argini fluviali stagionali della regione arida del Karoo, un territorio molto fertile, sfruttato per i pascoli e i raccolti.

Le trappole, i cacciatori e la distruzione del suo habitat hanno spinto questa specie sull’orlo del baratro. Difficile stimarne la restante popolazione. Oggi vi potrebbero essere poco più o poco meno di 250 conigli fluviali in Sudafrica. Salvaguardarli dovrebbe essere un dovere di tutti, nell’anno del Coniglio d’Acqua come sempre.

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Fonte: ADW – Karoo space

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