Dusti, un ibis eremita, è stato trovato morto in Toscana. Una specie rara e protetta è stata massacrata a colpi di fucile in Toscana
Dusti, un ibis eremita, è stato trovato morto in Toscana. Una specie rara e protetta è stata massacrata a colpi di fucile in Toscana.
I bracconieri lo hanno fatto fuori nei giorni scorsi. Dusti era un sorvegliato speciale e faceva parte del progetto internazionale Waldrappteam che si occupa di monitorare la migrazione controllata di questi rari uccelli per re-insegnare loro la rotta migratoria. Al progetto collabora da anni il WWF che durante i mesi invernali ospita gli animali nell’Oasi della laguna di Orbetello.
Dusti è stato barbaramente ucciso da bracconieri senza scrupoli. Sono subito scattate le indagini per individuare i colpevoli.
“Il bracconaggio continua ad essere una vera e propria piaga per le specie protette ed in particolare per l’Ibis eremita visto che gli sforzi del progetto per salvarlo rischiano di essere vanificati dai bracconieri” spiega il Il WWF che sta preparando un esposto contro ignoti.
Dusti non è il primo ibis a essere ucciso da bracconieri: anche a dicembre sempre in Toscana ne sono stati abbattuti due, Theo e Frieda, mentre volavano assieme. Stessa triste sorte è toccata a Flaps e Don Muggele (il primo in Toscana, il secondo nel Lazio) scomparsi in circostanze sospette.
L’ibis eremita è una specie migratrice molto diffusa nell’Europa centrale fino al XVII secolo, prima che si estinguesse a causa della pressione venatoria. Oggi è una delle specie più minacciate a livello mondiale. Nella primavera 2013 l’intera popolazione mondiale selvatica di Ibis eremita con comportamento migratorio intatto era ridotta ad un unico individuo presente nel Medio Oriente. Ciò significa che l’Ibis eremita come specie migratrice è di fatto estinta.
Per questo, è stato avviato il progetto Waldrapptem, il primo tentativo di reintroduzione di una specie migratrice nella sua area di origine, a cui hanno aderito anche Austria, Germania e Italia. Entro il 2019, oltre 120 esemplari migreranno tra le pendici settentrionali delle Alpi e l’area di svernamento in Toscana.
“Nell’agosto del 2013 è stato firmato l’accordo di sostegno. L’obiettivo del progetto è la reintroduzione, entro il 2019, di questo uccello migratore, ormai estinto in Europa. Il progetto è basato su uno studio di fattibilità elaborato a seguito di un esperienza di ben 10 anni sviluppata nell’ambito del progetto di conservazione della specie dal gruppo Waldrappteam. Gli aspetti chiave riguardano l’attuazione di misure estensive contro la caccia illegale a carico dell’Ibis eremita in particolare in Italia” si legge sul sito del progetto.
Tanti sforzi per riportare a casa questa specie, vanificati dalla crudeltà umana.
LEGGI anche:
- Addio agli ibis eremita, impallinati durante la migrazione in Italia (FOTO)
- Rachele, la giovane mamma adottiva che insegnerà agli ibis eremita come migrare
Foto: WWF/Waldrapptem