I salmoni selvaggi dell’Atlantico si stanno rimpicciolendo e la colpa sarebbe degli allevamenti

In Finlandia un recente studio condotto da un team di ricercatori del paese e pubblicato sulla rivista Science ha analizzato le conseguenze dell’acquacoltura del salmone che stanno provocando una rapida evoluzione a ritroso di uno dei pesci più consumati nella Scandinavia e nel mondo. Gli esperti hanno preso in esame oltre 150.000 campioni di salmoni pescati a partire dagli anni 70 nel fiume Teno, uno dei corsi d’acqua tra la Finlandia e la Norvegia dove i salmoni proliferano maggiormente, osservando come in questi pesci si sia verificata una riduzione delle loro dimensioni che ha portato esemplari più giovani a deporre le uova in una fase non pienamente matura.

Gli esperti finlandesi hanno notato, oltre che ad una precoce deposizione delle uova, anche delle variazioni nel DNA dei salmoni atlantici negli ultimi 40 anni. Queste sarebbe dovute ad un gene che determina l’età e le dimensioni della riproduzione del salmone e che sarebbe quindi responsabile dei rapidi cambiamenti evolutivi della specie.

Per comprendere come ciò sia possibile, bisogna valutare più fattori e, secondo i ricercatori, tra questi non ci sarebbero solamente gli allevamenti intensivi del salmone o le reti utilizzate per la pesca del salmone che catturano esemplari sempre più piccoli, ma anche uno dei pesci di cui i salmoni sono ghiotti. Si tratta del Mallotus villosus più comunemente noto come capelin che costituisce una delle principali fonti di cibo con cui vengono nutriti i salmoni di acquacoltura, ma anche un pesce molto apprezzato in nord Europa, le cui popolazioni stanno diminuendo poiché ampiamente pescate in quei territori. Ogni anno si pescano in media 18 milioni di tonnellate di pesci come i capelin.

A parere dei ricercatori esisterebbe un parallelo tra la pesca dei capelin e quelle dei salmoni che, se sommato all’impatto delle attività umane su quest’ultima specie, potrebbe essere la causa di questa evoluzione controcorrente dovuta ad effetti diretti ed indiretti della pesca.

Fonte: Science 

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