Hanno ucciso il suo cucciolo davanti ai suoi occhi per punire il suo impegno: la donna insegnava infatti sport a bmabine e ragazze in Afghanistan
Lo scorso venerdì Sahba Barakzai è uscita con il suo husky di sette mesi, Asoman, e con la sua famiglia per fare una passeggiata nei boschi appena fuori Herat, nell’ Afghanistan occidentale.
L’escursione si è purtroppo trasformata in una tragedia, quando un gruppo di uomini non identificati si è avvicinato alla famiglia e ha sparato al cucciolo di Sahba, uccidendolo.
Gli assassini che hanno compiuto questo terribile e crudele gesto hanno riferito a Sahba che una donna non può avere un cane.
A dare la notizia è la BBC, attraverso la testimonianza della sorella di Sahba, Setayesh. La donna teme che l’uccisione dell’adorato cucciolo abbia a che fare con il lavoro di Sahba, famosa coach che da 10 anni insegna karate alle bambine di Herat, oltre ad aver fondato un club di ciclismo per ragazze.
“Non sappiamo ancora quale fosse il loro obiettivo, ma pensiamo che la causa sia la sua carriera.
È stata la prima donna a fondare un club e queste cose sono tabù”, ha dichiarato Setayesh alla BBC.
Setayesh ha spiegato che andare in bicicletta a Herat è vista ancora come una cosa scandalosa per le ragazze e che la comunità non ha reagito bene all’apertura del club di ciclismo.
Sahba era abituata alle minacce, ma era determinata a continuare nel suo lavoro, per favorire l’emancipazione femminile.
La famiglia di Sahba era da tempo molto preoccupata per lei ma l’uccisione del cane ha letteralmente scioccato tutti.
“Eravamo davvero spaventati. Non mi sono mai ritrovata in una situazione del genere prima d’ora – è stato terrificante per tutti noi.”, ha raccontato Setayesh.
Il povero Asoman, un husky il cui nome significa “cielo” per via dei suoi occhi blu, si era unito alla famiglia solo pochi mesi prima, ma era chiaramente molto amato.
Lo scorso venerdì la famiglia stava passeggiando tranquillamente con lui, come ogni fine settimana, quando all’improvviso un uomo si è avvicinato e ha sparato un colpo diretto al petto di Asoman.
Sahba si è precipitata verso Asoman urlando e implorando di non sparare, ma altri uomini si sono uniti al primo sparando altri colpi verso il povero cucciolo. Nessuno ha potuto fare nulla, Asoman è morto tra le braccia di Sahba poco dopo.
Gli assassini non hanno nemmeno consentito a Sahba di portare con sé il corpo ormai senza vita del suo cucciolo perché, in quanto donna, non aveva diritto di tenere un cane.
Sahba non ha denunciato l’accaduto alla polizia:
“Sapevo che non sarebbe successo niente. Dozzine di esseri umani vengono uccisi ogni giorno nel paese e nessuno si sente responsabile”, ha spiegato a Khaama Press.
Ora Sahba sta cercando di elaborare la perdita del suo amato Asoman, ma non sarà semplice:
“Il giorno in cui ho preso Asoman , ho cercato su Google per quanti anni può vivere un cane e ho realizzato che un cane può vivere circa 14 anni.
Mi sono arrabbiata quando ho saputo che Asoman sarebbe stato con me solo per 14 anni. Non avrei mai pensato che il mio tesoro sarebbe stato ucciso dopo soli 7 mesi”.
Sahba ha resistito per anni alle pesanti minacce ricevute, ma dopo questa tragedia, purtroppo si è arresa.
Hanno vinto loro: la donna ha deciso di chiudere le sue società sportive – una perdita enorme per la sua comunità – e di lasciare il Paese cercando di attraversare il confine, nel vicino Iran, dove spera di essere più sicura.
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Fonti di riferimento: BBC/Khaama Press
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