Nel comune di Abbiategrasso, in Lombardia, qualcuno ha colpito con arma da fuoco due giovani bovini di un rifugio per animali. Dei due ospiti uno è morto, mentre l'altro è attualmente ricoverato in gravi condizioni.
Nella tarda serata tra mercoledì 23 e giovedì 24 marzo qualcuno ha violato i limiti di un santuario per animali nel milanese, spargendo sangue in quel luogo.
Nestore e Bomber, due giovani bovini, che vivevano liberi nel rifugio “L’isola che non c’è” di Abbiategrasso, sono stati raggiunti da diversi colpi di arma da fuoco che hanno causato la morte di Nestore e ferito Bomber, ora ricoverato in gravi condizioni. Si ipotizza che chi ha compiuto questo barbaro gesto abbia sparato dal di fuori dei confini, presumibilmente con una carabina.
I volontari del rifugio, che si prendono cura di tanti animali provenienti da realtà diverse, ma che condividono una precedente vita di solo sfruttamento, sono scioccati per l’azione orribile che non troverà mai giustificazione alcuna, ma che piuttosto è un vero sacrilegio, essendo i santuari luoghi sacri dove agli animali viene ridata la libertà loro sottratta.
I responsabili non sono stati ancora identificati, ma il rifugio, assieme alla Rete dei Santuari di Animali Liberi, farà di tutto affinché questo gesto così ignobile non rimanga impunito ed i colpevoli vengano condannati per la morte di Nestore e la sofferenza di Bomber.
Quando accogli un vitello nel tuo piccolo rifugio pensi di averlo salvato. Da un destino segnato.Dalla cattiveria.Dalla brutalità.Da una cultura specista.Pensi che nessuno potrà mai fargli del male.Glielo prometti.Di prenderti cura di lui.Di regalargli una vita serena.Di proteggerlo.Di donargli una casa sicura.Lo ami.Lo accudisci.Lo vedi crescere giorno per giorno.Lo vedi diventare adulto.Poi, una notte come tante, mentre lui è fuori a godersi il silenzio della notte, qualcuno spara.Quattro assordanti spari. Corri a controllare che lui e tutti gli altri stiano bene.E lo trovi lì, sanguinante, con fori di proiettile nell'addome e all'altezza del collo.E lo trovi terrorizzato, agonizzante. E in quei momenti ti rendi conto che i tuoi sforzi, sacrifici e buoni propositi, stanno morendo insieme a lui.Un incubo da cui vorresti solo svegliarti.Ma non è un incubo.E non c'è risveglio.Questo è successo mercoledì notte.Nestore è stato violentemente strappato alla sua vita, al suo futuro, alla sua bizzarra famiglia. E tutto ciò è successo nella sua casa. Nel luogo nato per essere il suo porto sicuro.E poi c'è anche lui, Bomber. Il suo compagno di sempre.Colpito, ferito. Ma sopravvissuto all'orrore di quegli attimi.Lui, Bomber, ora è in clinica.Con un destino ancora incerto.Nella migliore delle ipotesi, se tutto andrà bene, lo attende una lunga degenza, lontano dalla sua famiglia. Cosa resta?Resta il silenzio dopo gli spari che riecheggiano nelle orecchie e nel cuore. Quei proiettili sono arrivati fin lì.Resta l'assenza.Resta il dolore.Ma resta anche la voglia di lottare.Di non lasciare andare.Di cercare la verità e di ottenere giustizia.Per Nestore, per Bomber, e per tutti loro, considerati poco più di niente. Nella realtà, troppo buoni per questo mondo.Glielo dobbiamo. Almeno questo.Arrivederci Nestore, ci ritroveremo là, là dove non c'è odio e non c'è guerra, non c'è distinzione di razza o di specie, ma solo libertà, amore e immensi prati verdi.
Posted by Rifugio "Gli Amici di Nestore" on Saturday, March 26, 2022
I santuari sono luoghi di pace, di serenità che accolgono animali traumatizzati, salvati da allevamenti e simili, dove erano destinati ad una sola fine e considerati, nel corso di quella che è anche difficile chiamare “vita”, unicamente come merce di profitto.
Hanno sparato a due giovani bovini in un rifugio. Nestore è morto, Bomber è in condizioni gravissime.Nella notte tra…
Posted by Rifugio Miletta on Saturday, March 26, 2022
In questi rifugi i volontari garantiscono ai loro ospiti una vita libera, lontano dagli abusi, maltrattamenti e tante ingiustizie, proteggendoli dalle brutalità che hanno conosciuto per tutta la loro esistenza.
Quando un animale viene accolto in un rifugio i volontari gli fanno due promesse:1. qui non verrai più sfruttato: il tuo corpo e la tua vita apparterranno solo a te stesso, nessun altro ne potrà disporre.2. Non dovrai più temere, nessuno qui ti farà mai del male”
Fonte: Rifugio “L’isola che non c’è”/Facebook
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