Cresce il numero di gufi e civette abbandonate in Gran Bretagna. E secondo gli allevatori la colpa è di Harry Potter
Civetta-mania– È “colpa” di Harry Potter se in Gran Bretagna negli ultimi anni si è assistito ad un aumento dell’abbandono di gufi e civette. Edvige, l’inseparabile amica del celebre maghetto Harry Potter nato dalla penna di JK Rowling ha fatto gola a molti appassionati, che nel corso degli ultimi anni hanno deciso di adottarne un esemplare simile. Ma passata la Harry Potter-mania con la conclusione della saga, molti uccelli sono stati abbandonati e rimessi in libertà.
A denunciarlo è stato il Mirror, che ha riportato la testimonianza di Toothill Pam, dell’Owlcentre di Corwen nel North Wales: “Prima che uscisse il film avevo sei gufi, ora sono 100. È tutta colpa di Harry Potter. La gente ha visto la civetta di Harry nei film e ha pensato che fosse carina e tutta da coccolare”.
Ma una volta compreso che allevare una civetta comporta tempo e denaro, in molti si sono stancati e hanno deciso purtroppo di disfarsene. Le civette, spiega l’esperto, sono abbastanza costose da accudire. È necessaria una voliera da 20 piedi che costa circa 900 sterline. “So che non è colpa di JK Rowling, ma le persone non hanno riflettuto abbastanza prima di acquistarla” continua l’allevatore.
Trenta barbagianni sono già stati ospitati e curati dal Sanctuary Wildlife Care Centre di Ulgham, nei pressi di Morpeth (Northumberland). Il proprietario Kim Olson ha spiegato che dopo la saga di Harry Potter tanta gente ha voluto un gufo: “Li hanno tenuti nei capannoni o nei garage per un po’ e ora che si sono annoiati li consegneranno a noi”.
Secondo l’esperto, è illegale rimettere un gufo in libertà, ma ovviamente, secondo il Mirror, “molta gente ha ignorato tale legge”. In Gran Bretagna, è legale acquistare un gufo e non occorrono licenze. Ma chiunque venga sorpreso a liberarlo può essere condannato anche a sei mesi di prigione.
Anche l’autrice della saga ha invitato i fan a non emulare il loro eroe nell’avere una civetta come animale domestico. “Se qualcuno è stato influenzato dai miei libri pensando che un gufo sia più felice in una piccola gabbia e tenuto in casa, vorrei cogliere questa occasione per dire con più forza che posso ‘ti stai sbagliando’”.
“I gufi hanno bisogno di spazio sufficiente per essere in grado di battere le ali cinque volte prima di atterrare di nuovo su un trespolo” spiegano gli esperti. Storie da brivido quelle raccontate dagli allevatori, che hanno assistito a situazioni al limite del paradossale. Una donna, ad esempio, teneva due gufi sul comodino nella sua camera da letto.
Secondo la Rowling, se davvero si amassero questi animali, sarebbe meglio adottarne uno direttamente dai santuari degli uccelli, garantendo loro una “vita felice e sana”. Qui Edvige e i suoi amici potrebbero continuare a vivere in libertà.
Francesca Mancuso