Guardia forestale si rifiuta di uccidere due cuccioli di orso orfani e viene sospesa (PETIZIONE)

Bryce Casavant, guardia forestale canadese, è stato sospeso dal servizio. Ma non per aver violato il suo dovere di proteggere la fauna selvatica. L'uomo ha disobbedito all'ordine di sopprimere due cuccioli di orso indifesi e rimasti orfani a seguito dell'abbattimento della loro mamma

Bryce Casavant, guardia forestale canadese, è stato sospeso dal servizio. Ma non per aver violato il suo dovere di proteggere la fauna selvatica. L’uomo ha disobbedito all’ordine di sopprimere due cuccioli di orso indifesi e rimasti orfani a seguito dell‘abbattimento della loro mamma.

Tutto è iniziato con alcune segnalazioni di un orso bruno femmina che si era introdotto in una casa nelle zone rurali della regione British Columbia, in compagnia dei suoi due giovani cuccioli. L’ufficiale Casavant e vigili del fuoco locali sono stati spediti subito sulla ‘scena del crimine’. I piani alti a cui facevano capo i soccorritori hanno deciso di uccidere la madre, anche se questo significava rendere i piccoli orfani.

La guardia, però, sfidando gli ordini di praticare l’eutanasia anche per i cuccioli, ha raccolto i piccoli spaventati e ha fatto in modo che arrivassero in un rifugio, il North Island Wildlife Recovery Center. Questa decisione ha messo il suo lavoro in pericolo, riferisce Canadian Broadcasting Corporation.

L’azione ha però conquistato il popolo del web, che ha lanciato una petizione su Change.org, con più di 190.000 firme, per chiedere che l’uomo fosse reinserito.Nel suo profilo Twitter, l’attore e comico canadese Ricky Gervais, che ha dato sempre il suo sostegno per le campagne per salvare gli animali in tutto il mondo, prende le difese di questa guardia eroe:

Alla luce della straordinaria risposta delle persone a questa storia, la guardia ha ripreso a ricevere parte del suo stipendio, anche è ancora in fase di sospensione. Quanto ai cuccioli che ha salvato, pare che il personale del North Island Wildlife Recovery Center siano ottimisti riguardo a un rilascio in libertà e non sono affatto pericolosi per gli uomini.

E il pensiero corre veloce alla “nostra” Daniza

Per firmare la petizione clicca qui

Roberta Ragni

Photo Credit

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