SOS Green Hill, partono i primi affidi. Circa 2400 beagle, cuccioli, cani adulti e fattrici gravide, che fino a qualche giorno fa vivevano nell'allevamento di Montichiari, vero lager dove gli animali nascevano per essere destinati alla vivisezione, troveranno presto una casa. Le prime giornate di affidamento si svolgeranno già venerdì 27 e sabato 28 luglio, presso il Comando provinciale di Brescia del Corpo Forestale dello Stato. È quanto hanno annunciato Lav e Legambiente durante la conferenza stampa organizzata questa mattina a Roma, presso il Parlamentino dell'Ispettorato Generale della Forestale
SOS Green Hill, partono i primi affidi. Circa 2400 beagle, cuccioli, cani adulti e fattrici gravide, che fino a qualche giorno fa vivevano nell’allevamento di Montichiari, vero lager dove gli animali nascevano per essere destinati alla vivisezione, troveranno presto una casa. Le prime giornate di affidamento si svolgeranno già venerdì 27 e sabato 28 luglio, presso il Comando provinciale di Brescia del Corpo Forestale dello Stato. È quanto hanno annunciato Lav e Legambiente durante la conferenza stampa organizzata questa mattina a Roma, presso il Parlamentino dell’Ispettorato Generale della Forestale.
Durante l’incontro sono state presentate ufficialmente anche le modalità di affidamento temporaneo dei cani sequestrati e i punti più importanti del contratto di affido provvisorio. Come abbiamo già spiegato, le richieste di affido si potranno inviare on-line compilando un apposito modulo sui siti delle associazioni che hanno aderito all’operazione “Sos Green Hill”, che sono, oltre a Lav e Legambiente, Apnec- Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili, Avcpp – Associazione Volontari Canile Porta Portese, Comitato “Montichiari contro Green Hill”, Coordinamento “Fermare Green Hill”, Enpa, Lav, Leidaa, Legambiente, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Libertas, Occupy Green Hill, Oipa, Vita da Cani.
“In questa prima fase verrà data precedenza a residenti nel centro-nord o comunque non troppo distanti da Brescia. Ciò non esclude che i residenti da altre parti d’Italia possano inviare la propria candidatura. Chiediamo che si rechino a Brescia solo le persone che verranno contattate per l’affido, per non creare troppa confusione e intralciare le operazioni. Pensiamo sempre prima al benessere dei cani”, scrive Legambiente in una nota. Le candidature raccolte saranno poi inoltrate a Legambiente e Lav, alle quali la Procura della Repubblica di Brescia ha affidato la custodia giudiziaria dei cani e che si occuperanno in un secondo step della selezione delle persone idonee.
Ma è importante ricordare che questi cani verranno dati in affido temporaneo fino a altre disposizioni della Magistratura. “Secondo quanto stabilito dalla Procura della Repubblica di Brescia, il Corpo forestale dello Stato si occuperà del supporto logistico e della consegna degli animali alle associazioni affidatarie. La Forestale provvederà, inoltre, ad effettuare dei controlli a campione presso i cittadini ai quali verranno affidati i cani, per verificare lo stato di benessere e le condizioni di custodia dei cuccioli“, ha commentato il Dr. Giuseppe Persi, Direttore della Divisione di Polizia Ambientale e Forestale del Corpo forestale dello Stato.
E l’obiettivo di Lav e Legambiente è proprio quello di trovare per ogni beagle, a seconda dell’età, del sesso e delle condizioni dell’animale, la famiglia più adatta a loro. “Venerdì inaugureremo a Brescia una vera e propria Piazza della Libertà, frutto delle battaglie di Comitati e attivisti con le azioni di informazione e protesta di questi anni così come dell’ultima nostra azione legale – ha detto Gianluca Felicetti, presidente LAV – i beagle di Green Hill hanno diritto a vivere una vita che sia degna di essere vissuta, oggi possibile grazie a cittadini e famiglie“.
Intanto, secondo quanto riportato da BresciaOggi, i legali di Green Hill, dopo aver chiesto al Tribunale del Riesame il dissequestro dei cani, avrebbero impugnato la nomina di custode giudiziario firmata dal PM in favore di LAV e Legambiente. Probabilmente perché temono che il Tribunale del Riesame si pronunci troppo tardi rispetto all’avvio della campagna di affidamento dei cani. Il Giudice per le Indagini Preliminari avrebbe ovviamente facoltà di rigettare. E tutti ci auguriamo che sia questo quello che farà.
Roberta Ragni
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