A Roccaromana, in provincia di Caserta, una lupa è stata uccisa barbaramente con dei colpi di fucile. Basta bracconaggio!
Non c’è tregua per i lupi italiani. Un altro esemplare è stato ammazzato senza pietà lo scorso sabato nel comune di Roccaromana, in provincia di Caserta. La malcapitata lupa è stata ritrovata senza vita, in una pozza di sangue con tre fori provocati da un’arma da fuoco. A denunciare il vergognoso crimine sono state le Guardie Zoofile dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) di Caserta, che avevano ricevuto la segnalazione lo scorso sabato.
I volontari dell’ENPA hanno poi contatto l’Asl di riferimento per il recupero e il trasporto della lupa presso il l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Portici per gli esami del caso e hanno subito iniziato le attività di indagini per scovare il responsabile del reato. Adesso le Guardie Zoofile dell’ENPA, che ha denunciato l’orribile atto di bracconaggio, chiede che venga fatta al più presto giustizia.
Un atto criminale gravissimo che arriva in un momento in cui l’allarmismo infondato sulla presenza dei lupi è salito alle stelle, soprattutto sui social network. – ha commentato con l’amaro in bocca Carla Rocchi, Presidente nazionale dell’ENPA –Sui lupi c’è tanta disinformazione. In pochi ricordano che il lupo ha diritto non solo alla piena tutela ma anche al pieno riconoscimento della sua importanza in natura. Troppo lentamente si va facendo strada la conoscenza della sua figura tanto importante nell’equilibrio delle popolazioni selvatiche.
È noto a tutti il ruolo chiave giocato dai lupi per gli equilibri dell’ecosistema (e persino per combattere la diffusione della peste suina africana), anche se c’è chi preferisce dipingerlo come un animale fonte di pericolo anche per l’uomo.
È il maggior predatore dei cinghiali che costituiscono la quasi totalità della sua alimentazione. – sottolinea Rocchi –Basta con l’ignoranza, la diffamazione, la colpevole disinformazione! Tutto questo diviene una ferita intollerabile per l’ambiente del nostro Paese. Ci auguriamo che in tempi brevi, finalmente, l’Italia adegui il suo sistema sanzionatorio a quanto l’Europa da tanti, troppi anni, ha chiesto con la Direttiva della tutela penale sull’ambiente (sin dal 2008). È dunque imprescindibile rivedere un sistema sanzionatorio oggi paurosamente debole e insufficiente. Enpa chiede giustizia per questa lupa.
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Fonte: ENPA Campania
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