Il granchio reale è entrato nella lista delle specie vulnerabili. Gli esemplari sono diminuiti a causa della crescente domanda del suo prezioso sangue
Il limulo, noto come granchio reale, è entrato ufficialmente nella Lista rossa delle specie animali dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).
Il Limulus polyphemus vive sulla terra da prima dei dinosauri e oggi, dopo 450 milioni di anni, rischia di sparire dal Pianeta a causa della crescente domanda del suo prezioso sangue.
Il limulo è infatti ampiamente sfruttato per prelevarne il liquido ematico, utilizzato nel settore farmaceutico come indicatore di contaminazione batterica.
Negli anni ’50, gli scienziati hanno scoperto che il sangue del limulo coagula quando viene a contatto con tossine prodotte dai batteri: questo ha portato allo sviluppo di un estratto chiamato LAL (Limulus amebocyte lysate), usato per testare apparecchiature chirurgiche, vaccinazioni e altri prodotti dell’industria biomedica.
Nonostante il prezzo molto elevato, che può superare i 10mila dollari al litro, la domanda di sangue di granchio reale non conosce crisi poiché ad oggi mancano alternative migliori.
In Cina, uno dei paesi in cui questo animale vive, lo sviluppo dell’industria biomedica ha fatto salire la richiesta di sangue di limulo e negli anni ‘80 il paese ha sviluppato una propria formulazione del LAL negli anni ’80.
Da allora gli esemplari di limulo nella regione cinese del Guangxi sono diminuiti in modo preoccupante e le coppie nidificanti sono passate da circa 700mila a solo 40mila nell’arco di 40 anni.
Sebbene gli animali non vengano uccisi per ottenere il sangue ma vengano rimessi in libertà dopo i prelievi, molti muoiono dissanguati a causa dell’eccessivo salasso.
Perché gli animali possano sopravvivere, occorre effettuare prelievi inferiori al 25% del sangue totale e permettere agli animali di recuperare il liquido ematico perso, prima di reinserirli nel loro habitat.
Attualmente la Cina applica normative per regolare lo sfruttamento del limulo a livello locale. Le leggi regolamentano il numero di animali che è possibile catturare e la quantità di sangue che può essere prelevato. Molte aziende biomediche acquistano però il sangue da pescatori senza licenza che, per massimizzare i profitti, non rispettano la legge e i limiti da essa imposti.
Per fermare il declino del granchio reale il Guangxi Ocean Institute ha sviluppato un programma di allevamento in cattività per aumentare le popolazioni selvatiche e dal 2013 ogni anni rilascia decine di migliaia di cuccioli di limulo nell’oceano.
Ripopolare la regione Guangxi resta un’impresa difficile poiché gli esemplari crescono lentamente e si riproducono dopo 20 anni: se la domanda di sangue continua ad aumentare e non si ferma la pesca illegale, i granchi reali non riescono a raggiungere l’età riproduttiva, rendendo inutile il lavoro del Guangxi Ocean Institute.
Inoltre questi esemplari sono minacciati anche da altri fattori tra cui il turismo e l’inquinamento, senza contare i tanti animali che finiscono sulle tavole.
Ora che il limulo è entrato ufficialmente nella Lista rossa dell’IUCN risulta chiaro che occorre fare di più per salvare questo antico animale e che devono arrivare risposte concrete da parte delle autorità nazionali per proteggere questa specie.
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Tatiana Maselli
Photo credit: China dialogue Ocean