E' corsa contro il tempo per salvare i globicefali che si sono spiaggiati ieri sulle coste della Tasmania, in Australia
E’ corsa contro il tempo per salvare i globicefali che si sono spiaggiati sulle coste della Tasmania, in Australia. Purtroppo, secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dalle autorità australiane, un terzo degli animali è già morto.
Ieri centinaia di esemplari di globicefali si sono spiaggiati a a Strahan, piccola città della Tasmania, uno stato insulare al largo della costa meridionale dell’Australia continentale. Non si conosce ancora il numero esatto ma si parla di circa 300 cetacei. È in campo una vera task force per salvarli ma purtroppo per molti è già troppo tardi. Circa 90 globicefali non ce l’hanno fatta mentre quelli liberati sono 25. I biologi marini e i funzionari governativi stanno facendo il possibile per salvare quelli ancora in vita.
Si stima che circa 270 globicefali si siano arenati a Strahan, di cui 200 su un banco di sabbia al largo della rampa di Macquarie Heads, altri 30 a un centinaio di metri di distanza su un altro banco di sabbia, e altrettanti a Ocean Beach.
“Ieri circa un terzo degli animali era già morto”, ha detto il biologo della fauna selvatica Kris Carlyon in una conferenza stampa che si è svolta oggi. Carlyon ha aggiunto che è difficile fare una stima più specifica dei decessi, poiché le balene erano sparse su una vasta area e alcuni luoghi erano inaccessibili:
“Questo è un evento davvero impegnativo. In termini di spiaggiamenti di massa in Tasmania, questo è tra i più difficili che abbiamo mai dovuto affrontare”.
Le operazioni di salvataggio sono rese difficoltose anche da altri problemi, tra cui le mareggiate e la possibilità che i globicefali possano attirare gli squali nell’area. Al momento sono all’opera varie squadre di soccorso che contano circa 60 persone, dai volontari alle forze dell’ordine fino al Tasmania Parks and Wildlife Service.
Whale stranding update
Posted by Tasmania Parks and Wildlife Service on Monday, September 21, 2020
Purtroppo essi si stanno trovando a fronteggiare una situazione triste visto che più passa il tempo, meno possibilità ci sono di salvare gli animali. Per questo sono costretti a fare un vero e proprio triage, aiutando prima i globicefali che hanno migliori possibilità di sopravvivenza.
Ove possibile essi stanno cercando di riportare in mare gli animali che sono in buona salute, ma se ciò non funzionerà o se i globicefali mostreranno comportamenti strani dovranno adottare un’altra strategia.
La missione di salvataggio richiederà probabilmente giorni, sollevando la preoccupazione che essi potrebbero non vivere così a lungo. Ma per fortuna le condizioni meteo sono tali da mantenere gli animali umidi e freschi.
Non è ancora chiaro cosa abbia causato questo spiaggiamento di massa dei globicefali. Essi potrebbero aver perso l’orientamento durante la ricerca del cibo ed essersi avvicinati troppo alla costa. Questi spiaggiamenti di massa spesso coinvolgono specie che vivono insieme in grandi gruppi, secondo il dipartimento. I globicefali, i capodogli e i delfini tursiopi sono le specie maggiormente coinvolte.
Fonti di riferimento: CNN, Dipartimento delle industrie primarie, dei parchi, dell’acqua e dell’ambiente,
Leggi anche: