Strage di cetacei Nuova Zelanda: decine di globicefali morti dopo essersi spiaggiati

Circa 19 globicefali sono morti dopo essere rimasti bloccati al largo delle coste della Nuova Zelanda intrappolate su banchi di sabbia

Circa 19 globicefali sono morti dopo essere rimasti bloccati al largo delle coste della Nuova Zelanda intrappolate su banchi di sabbia, a seguito della marea in calo. Le squadre di soccorso sono riuscite a salvarne alcuni, mentre gli altri purtroppo non ce l’hanno fatta.

Lo scorso fine settimana, il ministero della Conservazione neozelandese aveva comunicato che un gruppo di globicefali era rimasto bloccato e che il gruppo ambientalista Project Jonah stava cercando di salvarli.

“Circa 40 globicefali sono stati avvistati e purtroppo 25 sono rimasti bloccati”, ha detto il portavoce del gruppo ambientalista Project Jonah che ha documentato il salvataggio sui propri social.

La marea si è abbassata molto e i cetacei sono rimasti intrappolati nella sabbia, I volontari attraverso teli e acqua hanno fatto il possibile per mantenere umidi i grossi animali marini.
Questi globicefali (Globicephala melas) fanno parte di un pod di circa 60 esemplari. Questo incidente avviene quasi un mese dopo che circa 380 globicefali sono morti dopo essere rimasti bloccati sulla costa occidentale dell’isola australiana di Tasmania. Il più grande spiaggiamento registrato al mondo si è verificato nel 1918, quando circa mille globicefali morirono al largo delle isole Chatham, nella Nuova Zelanda sud-orientale.

Sono diverse le ipotesi fatte dagli scienziati sul perché i globicefali finiscano in acque poco profonde, tra le tante ci sono inquinamento acustico, ricerca di cibo o disorientamento da parte del capogruppo. Secondo gli ultimi aggiornamenti, pubblicati sempre dal gruppo di conservazione, gli altri globicefali stanno prendendo la direzione giusta per tornare a largo, ma rimane un monitoraggio costante

“I globicefali sono stati reindirizzati e i due gruppi di balene (un gruppo bloccato sulla spiaggia e un gruppo in acque poco profonde) sono stati messi insieme e guidati al largo. Rimarremo in allerta”.

Fonte: Project Jonah New Zealand/Facebook/ El comercio

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