Il 31 maggio è la Giornata mondiale dei pappagalli, volatili bellissimi ma che spesso, siamo abituati a vedere tristemente in gabbia dove possono sviluppare problemi mentali e disturbi autolesionisti
Il 31 maggio è la Giornata mondiale dei pappagalli, volatili bellissimi ma che spesso siamo abituati a vedere tristemente in gabbia dove possono sviluppare problemi mentali e disturbi autolesionisti. Per preservare la loro bellezza, noi vorremmo vederli liberi nel loro habitat naturale e non in cattività.
É innegabile, molto spesso quando pensiamo ai pappagalli, li immaginiamo in gabbia o legati a un trespolo. Che sia in casa o alla zoo, il dibattito è sempre infuocato: c’è chi li vede come animali da compagnia e non rinuncia a tenerli in casa e chi vede il tenerli in cattività come una forma di maltrattamento.
Qualche tempo fa, vi avevamo raccontato la storia di Zohra Shah che a soli 8 anni era stata uccisa in Pakistan, proprio per aver liberato due costosi pappagalli dalla gabbia di una famiglia benestante in cui lavorava come domestica. Una storia di una crudeltà inspiegabile.
Non sappiamo se la bambina abbia accidentalmente aperto la gabbia o volesse vedere liberi i due uccellini, provando tanta tristezza nel saperli rinchiusi, ciò che è certo è che la sua morte ha scosso il mondo. Zohra è morta il primo giugno del 2020. Vedendo la gabbia vuota, la coppia aveva colpito la bambina fino a procurarle la morte.
Ma quante volte, ognuno di noi, vedendo una pappagallo in gabbia non ha avuto l’istinto di aprire quella porticina e vederlo finalmente libero?
I pappagalli sono uccelli molto intelligenti che hanno bisogno in continuazione di attenzioni e stimoli. Ma che stimoli possono ricevere in un ambiente asettico?
Come dicevamo, in cattività possono sviluppare comportamenti autolesionisti che li portano a strapparsi le piume, a mordere, a lesionarsi il becco nei fili metallici. In tantissimi comprano questi animali ancora prima di informarsi sulle loro reali esigenze. I pappagalli possono soffrire la noia e la solitudine. In natura vivono in gruppi in cui le interazioni tra gli individui svolgono un ruolo importante.
Ma non solo. Spesso questi animali vengono catturati illegalmente in natura, affrontano lunghissimi viaggi stipati in piccole gabbie, spesso senza mangiare e bere per ore. Arrivati a destinazione, l’incubo non è finito perché nei negozi di animali non hanno migliore sorte. Ammassati l’uno sull’altro soffrono per i forti rumori. E allora, prima di decidere di avere un pappagallo pensiamo a quanto sia bello vederli volare liberi e non trattarli come se fossero oggetti da tenere in mostra.
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