Piccola ma terribile, la zanzara può essere anche molto pericolosa e trasmettere all'uomo malattie anche mortali
Piccola ma terribile, la zanzara può essere anche molto pericolosa e trasmettere all’uomo malattie anche mortali. Scopriamo di più su questo insetto nella giornata che lo celebra.
Oggi, 20 agosto, si celebra un animale poco amato, protagonista indiscusso delle nostre estati e spesso scacciato, se non anche ucciso senza pietà. È la zanzara, piccolo quanto fastidioso insettino. Oggi è anche l’opportunità per acquisire consapevolezza dei pericoli delle zanzare portatrici di gravi malattie come la malaria. Passi avanti sono stati fatti da quando il medico britannico Sir Ronald Ross (celebrato oggi) collegò la femmina di anofele alla trasmissione all’uomo della malaria (per questa sua intuizione, vinse il premio Nobel nel 1902): dal 2000 ad oggi, infatti, le vaccinazioni e le campagne di prevenzione contro la diffusione della malaria hanno salvato più di 7,6 milioni di vite, ma ancora molto può e deve essere fatto per debellare definitivamente una malattia che miete ogni anno ancora tante vittime nel mondo.
Per fortuna, non tutte le oltre 3.000 specie di zanzare presenti al mondo (di cui 113 solo in Sud Africa) sono portatrici di malattie letali – la maggior parte di esse si ‘limita’ a iniettare nel nostro corpo piccole quantità di una sostanza per noi urticante in cambio di un po’ di sangue. Questi insetti si nutrono generalmente del nettare delle piante in fiore; tuttavia, quando le femmine sono pronte per l’accoppiamento, hanno bisogno di proteine e lipidi per produrre le uova – per questo ‘pungono’ i mammiferi (compreso l’uomo). Le zanzare amano ambienti umidi e acquitrinosi, dove le loro uova possono crescere e schiudersi: basta anche una piccolissima quantità di acqua stagnante per permettere a una comunità di proliferare.
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Il ciclo di vita di una zanzara consiste in quattro fasi: uovo, larva, crisalide, insetto adulto; tale ciclo può durare dai 5 ai 14 giorni a seconda della specie. Le femmine depongono circa 100 uova alla volta, che possono sopravvivere anche otto mesi senza morire grazie al guscio resistente che protegge i piccoli. Quando le uova si schiudono, le larve si sviluppano nell’acqua e fanno la muta per ben tre volte prima di raggiungere lo stato di crisalide. Quando la crisalide diventa adulta, le femmine della specie cercano una ‘fonte di sangue’ per iniziare il processo riproduttivo, e il ciclo vitale ricomincia daccapo.
Fra i predatori delle zanzare, che ne riducono la popolazione, ce ne sono alcuni che si nutrono delle larve e altri che invece mangiano gli insetti adulti. Le libellule, per esempio, mangiano le zanzare in tutti gli stadi della loro vita; anche alcuni uccelli, come il canarino giallo o il falco notturno, hanno la zanzara nel loro menù, così come molte specie di pesci.
Ma come fare per tenere lontani questi fastidiosi insetti dalle nostre cene estive in giardino o dalle nostre passeggiate all’aperto senza far loro del male? Ecco qualche consiglio per allontanarle in modo naturale.
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Fonte: Natural Valley Trust
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