Freddo e gelo: come difendere gli animali (e perché sospendere la caccia)

Il clima rigido di questi giorni e l’ondata di gelo si fa sentire anche dai nostri amici animali. Ecco come difendere quelli domestici e quelli selvatici.

Freddo e neve: il clima rigido di questi giorni e l’ondata di gelo si fa sentire anche dai nostri amici animali. Non solo quelli d’affezione, ma anche e soprattutto i selvatici e i randagi, si trovano a fare i conti sia con il gelo sia con l’incremento del fabbisogno calorico giornaliero. I più colpiti sono gli uccelli che non riescono a soddisfare del tutto il proprio fabbisogno di cibo.

L’inverno, insomma, già di per sé può rappresentare un periodo davvero difficile soprattutto per gli animali selvatici e le temperature polari di questo periodo, poi, li mettono in serio pericolo di sopravvivenza.

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Ma come aiutare i nostri “amici” a superare la stagione fredda? Ecco dall’Enpa, l’Ente di protezione animali, un vademecum per aiutarli ad attraversare l’emergenza freddo:

Come difendere gli animali d’affezione dal freddo:

1. Teneteli in casa o, comunque, in un luogo caldo e riparato dopo le passeggiate quotidiane e considerate che soprattutto i cani a pelo raso possono necessitare di un cappottino

2. Se cani e gatti sono più abbattuti del solito, se la loro temperatura corporea è più alta o più bassa del normale o se starnutiscono frequentemente o se si nota qualunque variazione del comportamento, andate al più presto dal vostro veterinario

3. Se il cane dovesse bagnarsi per un acquazzone o per il passaggio in una pozzanghera, asciugatelo bene, specie orecchie e zampe

4. Attenzione alla permanenza neve e ghiaccio, che possono causare principi di assideramento

5. Attenzione anche agli sbalzi di temperatura

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mangiatoia

Come difendere gli animali selvatici dal freddo:

1. Lasciate nel giardino, sul balcone o in un luogo riparato dai predatori (gatti, ad esempio), oltre a qualche “leccornia”, due ciotoline di acqua tiepida e pulita: una per bere, l’altra (meglio se di terracotta) per consentire agli uccellini di fare il bagno. Questo permette loro di mantenere il piumaggio in ordine e, quindi, di avere una ulteriore protezione contro il freddo

2. Se ne avete la possibilità, mettete sul terrazzo o nel giardino delle piccole mangiatoie per uccelli al riparo dai predatori e rifornitele fino alla primavera

3. Una casetta per uccelli può essere utile come riparo dal vento, dalla neve e dal gelo. Ma anche per passare la notte in tutta tranquillità. Va sistemata in un luogo sicuro, riparato dai predatori, dagli agenti atmosferici e dal traffico

4. Tra gli alimenti più indicati ci sono: le arachidi non salate, i semi di girasole e di zucca, le piccole granaglie, il miglio, i fiocchi di cereali e le croste di formaggio tagliate a cubetti. È possibile usare, specie per gli insettivori, anche il cibo per cani e gatti, la frutta fresca e la frutta secca. Da evitare il pane, che non nutre, e prodotti da forno.

Il cibo deve essere il più simile possibile a quello che gli uccelli troverebbero in natura; in commercio esistono anche dei cibi per mangiatoia sotto forma di palle da appendere.

Se ritrovate un animale selvatico in difficoltà, contattate sempre polizia provinciale o Corpo Forestale dello Stato oppure portatelo presso un centro recupero fauna autorizzato. Per gli animali di grande taglia, specie se ungulati o mammiferi come volpi, attendere il soccorso del personale specializzato in quanto necessitano di mani esperte per poter essere maneggiati.

Stop all’attività venatoria

Intanto, WWF ed Enpa chiedono a tutte le Regioni di sospendere tutte le attività di caccia.

La fauna selvatica è infatti già molto provata da un inverno così rigido, segnato tra l’altro da grossi sbalzi di temperatura. Se si aggiunge anche il bracconaggio, gli animali selvatici già stremati dal freddo, dovendo spendere le poche energie residue per nutrirsi, difficilmente riescono a trovare anche la forza per fuggire dai cacciatori.

La legge 157/92, che tutela la fauna selvatica e disciplina le attività di caccia, prevede il divieto di “cacciare su terreni in tutto o parte coperti da neve” (tranne che nella zona alpina), e sugli specchi d’acqua ghiacciati.

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Ci auguriamo tutt*, quindi, che Regioni modifichino i calendari venatori proprio in previsione di una maggiore tutela degli animali selvatici che sono un patrimonio indisponibile dello Stato da tutelare nell’interesse della comunità nazionale e internazionale (art. 1 legge 157/92).

Germana Carillo

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