Trovati oltre 150 gatti morti e in agonia nel deserto di Abu Dhabi: “abbandonati come rifiuti, senza acqua né cibo”

Orrore negli Emirati Arabi: decine di gatti sono stati rinvenuti morti o fin di vita nel deserto di Abu Dhabi. Qualcuno li ha scaricati come se fossero rifiuti, senza un briciolo di pietà. Le associazioni animaliste chiedono sia fatta chiarezza sulla terrificante vicenda

Alcuni era già morti, in stato di decomposizione, altri esemplari sono stati trovati agonizzanti, sulla sabbia bollente. Abbandonati come spazzatura, senza nessuna pietà, lasciati privi di cibo e acqua, col caldo asfissiante. Ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, in questi giorni gli attivisti che si occupano di tutela di animali si sono ritrovati davanti a scene strazianti.

Oltre 150 i gatti rivenuti nel deserto, nei pressi di Al Falah, dove le temperature in questo periodo hanno toccato i 50°C, 87 felini erano in fin di vita, deboli e disidratati; fra questi c’era anche un cane, mentre 60 felini erano ormai deceduti, in putrefazione. Le immagini pubblicate dall’organizzazione animalista OIPA International sono un pugno dritto allo stomaco.

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I soccoritori si sono subito adoperati per trasportare gli animali sopravvissuti nelle cliniche veterinarie per le cure sanitarie di cui necessitavano. L’elemento sconvolgente è che quasi tutti i gatti erano erano dotati di microchip e castrati, alcuni di questi di recente come testimoniano i punti chirurgici ben visibili.

gatti abbandonati deserto abu dhabi

@OIPA Internation

Non è chiaro chi e per quale motivo siano stati scaricati in massa come oggetti di cui disfarsi.

Presumibilmente, questi gatti erano stati portati all’Abu Dhabi Falcon Hospital per il programma TNR (metodo impiegato per contrastare la sovrappopolazione dei gatti di strada), ma non ci sono prove (al momento) che fossero stati abbandonati lì intenzionalmente e da chi. – commenta OIPA international – Condannare a morte animali innocenti in un modo così tremendo è eticamente inaccettabile.

Avviata un’indagine per far luce sulla raccapricciante vicenda

Purtroppo non è la prima volta che nel Paese mediorientale vengono documentati casi del genere.

“Non dobbiamo dimenticare che la pratica crudele e disumana di abbandonare gli animali nel deserto è un metodo sistematico di controllo della popolazione animale effettuato negli Emirati Arabi Uniti” ricorda l’associazione.

Per far luce su questo aberrante episodio e portare alla condanna dei responsabili, l’OIPA sta raccogliendo prove e testimonianze e si è rivolta allo Mohamed bin Zayed Al Nahyan per esprimere la sua profonda preoccupazione e chiedere di supervisionare le indagini condotte dal Dipartimento dei Comuni e dei Trasporti di Abu Dhabi (DMT) insieme alle autorità competenti.

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Fonte: OIPA International 

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