Lancia un gattino da un dirupo, incitato dagli amici: shock in Sardegna

Orrore in Sardegna, dove dei giovanissimi hanno compiuto un gesto scioccante. Uno di loro ha afferrato un gattino, lanciandolo da un ponte mentre i compagni lo riprendevano. Alcuni degli autori del gesto sono stati identificati, ma le indagini proseguono. Gli animalisti, infuriati per questo ennesimo grave caso di maltrattamento, hanno presentato denuncia chiedendo provvedimenti urgenti

Ha afferrato un cucciolo indifeso di gatto e senza pensarci due volte lo ha lanciato nel vuoto, dal ponte su cui si trovava assieme ai suoi amici. Questi hanno incitato il compagno, mentre registravano l’azione e la condividevano sui social quasi in diretta.

È successo a Lanusei, comune della Sardegna, in cui nelle ultime ore non si fa altro che parlare di questa obbrobriosa vicenda. Il video rimbalzato sul web ha suscitato indignazione nei residenti e in tutta Italia, rievocando il caso del gattino scagliato in un burrone a Benevento.

Più sigle animaliste hanno sporto denuncia alla Procura di Lanusei nei confronti degli autori del gesto, minorenni. Due dei soggetti sono stati identificati, convocati assieme ai genitori e deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Cagliari secondo quanto riferito dall’associazione Lida Sez. Olbia ODV.

Rischierebbero la reclusione da tre a diciotto mesi o una sanzione da 5.000 a 30.000 euro per maltrattamento di animali. Noi di greenMe abbiamo scelto di non mostrare il video, di non voler dare ulteriore visibilità a queste crudeltà.

Le domande che tutti ci stiamo ponendo sono diverse. In primis, perché? Perché compiere un gesto del genere? Come si può provare piacere, divertimento nel voler togliere la vita a un cucciolo? Come si può scherzare su un fatto di una simile gravità?

È una sconfitta constatare che i maltrattamenti verso gli animali sono compiuti da sempre più giovani. Eventi come questo sono un campanello d’allarme che non può restare ancora inascoltato.

Crimini come questo sono preoccupanti e devono essere affrontati con serietà. Un comportamento così crudele e violento da parte di un minore è inaccettabile. Oltre alle necessarie misure di prevenzione e sensibilizzazione riteniamo che la denuncia sia in questi casi, che sono purtroppo sempre più numerosi, doverosa e indispensabile perché chi arriva a compiere questi gesti deve essere punito” ha commentato Gian Marco Prampolini, presidente LEAL.

Manca la cultura del rispetto verso gli animali, l’educazione e questi sono i frutti che si raccolgono se non si interviene su tutti i livelli. Servono campagne di sensibilizzazione nelle scuole, nei comuni così come pene più severe per punire comportamenti come questi e porre un freno a questa ondata di violenza che miete vittime animali in tutto il Paese.

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Fonti: Lida sez. Olbia ODV – LEAL

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